Tante parole “gustose”
Immaginate di trovarvi in un
ristorante inglese o a casa di amici inglesi per preparare un pranzo o una
cena.
Poter descrivere il cibo che
preferiamo, il modo in cui viene cucinato diventa, a questo punto,
essenziale, ed essenziale è la nostra capacità di usare una terminologia
adeguata a tale scopo. Vediamo ora in linee generali come poter descrivere
il cibo nel suo sapore, aspetto e qualità.
Partendo dai sapori, tasty [teisti] è il termine che sta per
“saporito”, “gustoso” ed il suo contrario, “insipido”, sarà invece
tasteless [teistles]; “dolce” e “amaro” corrispondono a sweet
[swiit] e bitter [bitë], ma il sapore aspro, agro della frutta
acerba si esprime con sour [sauë]; salty [so·olti], sugary
[shugëri] e sickly [sikli] sono rispettivamente “salato”,
“zuccherino” o “zuccheroso” e “nauseante” a causa dell’eccesso di zucchero;
savoury [seiv·ri] indica un cibo che è tasty in quanto è stato
insaporito con sale e/o erbe; un cibo piccante sarà hot [hot] o
spicy [spaisi], mentre bland [blænd] indicherà un cibo dal
sapore poco forte in un’accezione negativa.
Ecco ora i vari modi di cucinare il
cibo: “friggere”= to fry [tu frai]; “bollire”= to boil [tu
boil]; “stufare”= to stew [tu styuu] (di solito insieme a verdure);
“arrostire”= to roast [tu rëust]; “cuocere al forno”= to bake
[tu beik]; “cuocere ai ferri”= to grill [tu gril]; “condire”= to
season [tu siiz·n]; “arrostire al barbecue”= to barbecue [tu
baabëkyuu].
Ed ancora, “affumicato”= smoked [smëukt]; “a bagnomaria”=
bain-marie [b'æn-mër'ii]; “al sangue”= rare [reë]; “crudo”=
raw [ro·o]; “ripieno”= stuffed [staft]; “marinato”= marinated
[mærineitid]; “al naturale”= plain [plein]; “allo spiedo”= on the
spit [on dhë spit]; “surgelato”= frozen [frëuz·n]; “in padella”=
pan-fried [pæn-fraid].
Per quanto riguarda la descrizione
del cibo nel suo aspetto e di come esso si presenta possiamo adoperare
parole come burnt [bëënt]= “bruciato”; greasy [griisi] =
“oleoso”, “grasso”; stodgy [stoji] = “indigesto”, “pesante”;
overcooked ['ëuvëk'ukt], overdone ['ëuvë'dan] = “scotto”;
undercooked ['andë'kukt], underdone ['andë'dan] = “poco
cotto”; well-done [wel-dan]= “ben cotto”; done to a turn [dan
tu ë tëën] = “cotto a puntino”; rotten [rot·n] = “marcio,
avariato”; gone bad
[gon bæd] = “andato a
male, marcio”.
I principali aromi
Ecco
ora una piccola rassegna dei più importanti aromi:
Rosmarino= rosemary [rëuzm·ri];
Timo= thyme [taim]
(attenzione a pronunciare T e non TH!)
Prezzemolo= parsley
[paasli];
Zenzero= ginger
[jinjë];
Salvia= sage [seij];
Foglie di alloro= bay
leaves [bei liivz];
Basilico= basil
[bæzil];
Peperoncino= chilli pepper
[chili pepë];
Noce moscata= nutmeg
[natmeg];
Paprica= paprika
[pæprikë];
Menta= mint [mint];
Cannella= cinnamon
[sinëmën];
Curry= curry [kari]
Modi di
dire "culinari"
Molto spesso adoperiamo modi di dire
o espressioni figurate nelle quali sono presenti termini culinari. Ecco
alcuni esempi:
Aut ov dhë frai·iñ pæn ænd intu dhë
faië
Out of the frying pan and into the fire fuori dalla frittura~padella
e dentro il fuoco >>>Dalla padella alla brace
Tu boil widh reij
To boil with rage bollire con rabbia>>>Ribollire di rabbia
Tu riich boiliñ point
To reach boiling point raggiungere ebollizione~punto>>>Raggiungere
il culmine (del litigio, contrasto o tensione)
tu gril samwan
To grill someone grigliare qualcuno>>>Sottoporre qualcuno a
terzo grado
Tu let samwan styuu in hiz ëun juus
To let someone stew in his own juice lasciar qualcuno
cuocere_ a_fuoco_ lento in suo proprio succo>>>Lasciar cuocere qualcuno
nel suo proprio brodo
Tu sauë samwanz laif
To sour someone’s life Inacidire qualcuno~di~vita>>>Avvelenare
l’esistenza di qualcuno
Yuu kaant meik æn omlët widh'aut
breikiñ egz
You can’t make an omelette without breaking eggs Tu non puoi fare
una frittata senza rompere uova>>>Con niente non si fa niente