BLOG DI MARIA PAOLA – Stalking

Questo blog è scritto da Maria Paola Guerrato, la coordinatrice del progetto di volontariato linguistico di English Gratis. A parte coordinare questa iniziativa, Maria Paola è appassionata di inglese e non perde l’occasione per cimentarsi con nuove parole ed espressioni di questa magnifica lingua. Seguiamola nelle sue pressoché quotidiane scoperte, forse impareremo qualcosa di utile anche per noi! 

L’audio mp3 è realizzato tramite il servizio ReadSpeaker On Demand, che consente di far leggere qualsiasi testo inglese ad una voce sintetica che legge il testo con una pronuncia inglese perfetta.
[audio:http://englishgratis.com/multiblog/audio/stalking.mp3]

Il termine stalking [stookiñ] di cui parlo oggi deriva dal verbo to stalk [tu stook] il cui significato è avvicinarsi furtivamente a…,seguire, cacciare appostandosi, aggirarsi in…., camminare impettito, camminare solennemente, avanzare silenziosamente e in modo sinistro e quindi molestare (ossessivamente), perseguitare.

La cronaca italiana è piena di notizie che riaguardano le molestie – sessuali e non – di cui sono vittime donne di ogni età e ceto sociale e, sia nella carta stampata che nei telegiornali, si sta diffondendo questo termine inglese il cui significato è bene assimilare: stalking [stookiñ] e stalker [stookë] è il persecutore

Per una migliore e approfondita spiegazione riporto quanto trovato nella libera enciclopedia Wikipedia, a mio avviso molto interessante:

«Il termine inglese “stalking”, suggerito dalla letteratura scientifica specializzata in tema di molestie assillanti, intende un insieme di comportamenti molesti e continui, costituiti da ininterrotti appostamenti nei pressi del domicilio o degli ambienti comunemente frequentati dalla vittima, ulteriormente reiterati da intrusioni nella sua vita privata alla ricerca di un contatto personale per mezzo di pedinamenti, telefonate oscene o indesiderate.

>>> Intende, inoltre, l’invio di lettere, biglietti, e-mail, sms, oggetti non richiesti; oppure producendo scritte sui muri o atti vandalici con il danneggiamento di beni, in modo persistente e ossessivo, in un crescendo culminante in minacce, scritte e verbali, degenerando talvolta in aggressioni fisiche con il ferimento o, addirittura, l’uccisione della vittima. Tutto ciò, o parte di esso se compiuto in modo persistente e tenace in modo da indurre anche solo paura e malessere psicologico o fisico nella vittima, è stalking, e chi lo attua è uno stalker. Ovvero, un soggetto che commette un atto criminale, in taluno Paese straniero punito dalla legge. Esso si differenzia dalla semplice molestia per la frequenza e la durata della variegata congerie comportamentale.

Da un punto di vista etimologico, il termine “stalk” è variamente traducibile nella nostra lingua come “caccia in appostamento” “caccia furtiva”, “pedinamento furtivo”, “avvicinarsi furtivamente”, “avvicinarsi di soppiatto”(a selvaggina, nemici); La parola “stalker” è traducibile come “cacciatore all’agguato” “chi avanza furtivamente” Questi termini non chiariscono sufficientemente il significato anglosassone che è dato agli stalkers che pedinano la vittima per scopi puramente molesti. Il verbo “to stalk” è altrettanto traducibile col significato di “inseguire furtivamente la preda” e deriva dal linguaggio tecnico – gergale venatorio. Letteralmente stalking, significa “fare la posta”, “inseguimento.”

Non esiste una definizione generalmente accettata di stalking, ma così come enunciato da studiosi delle molestie assillanti di lingua anglofona è comunque colui che si “apposta”, che “insegue”, che “pedina e controlla” la propria vittima. Il termine “inseguimento” è quello più largamente usato e tradotto. Quest’ultima definizione sembra la più vicina al comportamento tipico del molestatore assillante che è, infatti, quello di seguire la vittima nei suoi movimenti per poi intromettersi nella sua vita privata.

Nel linguaggio accademico sono usate differenti definizioni scientifiche. I termini recentemente impiegati in varie lingue, per coprire l’area semantica dell’intrusione relazionale ripetuta e assillante sono numerosi e appartengono a vari contesti come quello criminologico, psichiatrico, psicologico e legislativo.

Nella lingua inglese oltre a stalking sono usati i termini obsessional harassment, criminal harassment, obsessional following, obsessional relatio-nal intrusion; nell’italiana, greca e francese: molestie assillanti, dioxis, harcèlement du trosième type, etc.. Nella disamina della letteratura corrente il termine harassment è molto spesso ricorrente; deriva dal verbo “To harass”, col significato di “tormentare”, “molestare”, “opprimere”. Harassment Criminale è quindi il reato della molestia e della persecuzioni sanzionato nei Paesi di common low.»

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