Articolo di Luisa Neri,
pubblicato su English4Life n. 5
♥ WITH
A VERY BIG THANK
YOU FROM
THE ENGLISH GRATIS TEAM!
Annotazioni su quattro
simpatici amici alleati dei nostri figli più piccoli per
avviarli senza sforzo ad un primo incontro con la lingua inglese.
Over the hills and far away Teletubbies come to play... e portano con sé
tanti simpatici modi di insegnare l’inglese ai più piccoli!
Il
semplice percorso didattico che mi appresto a suggerire nasce
dall’esperienza personale: mamma di un’accanita fan dei Teletubbies
[telitabiz], ho pensato di sfruttare questa
passione per fare imparare un po’ di inglese alla mia little girl.
Come
tutti i personaggi televisivi di successo, i Teletubbies hanno il loro vasto
indotto di merchandising, il che significa che permettono un approccio su
più fronti (non ci vuole molto per ritrovarsi uno dei quattro Tubby in ogni
angolo della casa!).
Ad ogni
modo, il passaggio che ho cercato di compiere è stato in un certo senso
naturale: quando la mia bambina è arrivata a sapere bene che cosa succedeva
nelle storie dei Teletubbies, a conoscere i loro oggetti e modi di dire
preferiti, ho semplicemente sostituito una parte del materiale italiano
(videocassette, dvd, libri) con il corrispondente materiale in lingua
inglese!
In un
primo momento la reazione è stata di stupore, ma la familiarità già
esistente con Teletubbyland e i suoi abitanti ha fatto sì che si siano
creati dei link immediati con la lingua inglese. Ad esempio, c’è stato un
urlo di indignazione al sentir chiamare la famosa “Tubby pappa” Tubby
custard
[tabi kastëd]
ma già alla seconda occasione, al rivedere la stessa scena, il nome in
inglese è risultato del tutto familiare.
Incontriamo i Teletubbies
Il
primo approccio con i Teletubbies per i genitori è senz’altro spiazzante,
dato il loro modo semplicissimo e ripetitivo di agire. Dicono poche parole
(gli adulti disattenti potrebbero addirittura pensare che non dicano
nient’altro che “Oh-Oh”), e generalmente le ripetono molte volte, rendendo
chiari i concetti e riformulando più volte le stesse frasi che, magia della
ripetizione, i bambini finiscono per apprendere molto in fretta.
Sui
bambini molto piccoli (tra uno e tre anni) questo parlare poco articolato
esercita un grande fascino perché assomiglia moltissimo al loro stesso modo
di parlare.
Così,
il modo un po’ goffo e sgraziato di muoversi dei Teletubbies ricorda quello
proprio dei bambini, ed anche la loro passione per il ballo, il canto o i
giochi all’aria aperta ha un preciso corrispettivo nel modo d’essere dei
bimbi di quell’età.
Detto
questo, ogni eventuale perplessità dei genitori è presto vinta
dall’entusiasmo dei nostri piccoli per i quattro paffuti personaggi.
La strategia educativa
Il
primo approccio con i Teletubbies dovrebbe, secondo me, avvenire in
italiano, da sostituire in un secondo momento (non troppo distante nel
tempo, i bimbi crescono in fretta!) con la seconda lingua, l’inglese.
Il
percorso di sostituzione della lingua può facilmente sfruttare i vari media
che si occupano dei Teletubbies: libri, videocassette o DVD, libri da
colorare, siti Internet e quant’altro si riesca a reperire.
Dopo
che il bimbo avrà conosciuto i Teletubbies e il loro mondo, veramente
limitato quanto a oggetti e abitanti, gli si potranno far imparare le prime
parole in inglese con l’ausilio di uno dei loro libri: si possono insegnare
i nomi dei loro oggetti preferiti (a cowwheat hat, a bag, a ball and a
scooter), i loro colori (purple, yellow, red and
green), i nomi dei numerosi animali che popolano il loro mondo (rabbits,
bears, butterflies, tigers, etc.), i nomi degli oggetti
che fanno parte del paesaggio di Teletubbyland (rabbits, the baby
sun, the windmill, the voice trumpet) e così via.
Si può
così creare un piccolo vocabolario inglese di base che sarà utile al bambino
nel momento dell’approccio alla trasmissione dei Teletubbies in lingua
originale.
I libri sono molto semplici come grafica e storie, facilmente reperibili ed
economici, inoltre i nostri bimbi non sanno ancora leggere e quindi non
esiste il problema di comprarli in inglese.
Dopo
aver creato un minimo di conoscenze di base, si può passare alla seconda
fase e proporre al bambino di guardare le avventure dei Teletubbies in
inglese (in videocassette o DVD, reperibili facilmente tramite il sito
internet www.amazon.co.uk).
Come ho
già accennato, i bimbi dimostrano di imparare a muoversi in fretta nel mondo
dei Tubbies, grazie anche al fatto che trattandosi di trasmissioni
finalizzate all’apprendimento dei più piccoli esiste una ritualità didattica
in ogni episodio televisivo, basata sulle esperienze quotidiane dei bambini.
I
pupazzi, ad esempio, salutano ogni volta che compaiono in scena e ogni volta
che la trasmissione finisce, mentre una voce fuori campo ripete alcune
formule “di rito” che presto i bambini assimilano.
Ogni
loro azione è commentata a voce alta con poche parole che riflettono il
linguaggio reale dei bambini piccoli e ogni frase è ripetuta più e più
volte. Il bambino amplia così il suo vocabolario passivo mentre si diverte,
e, in base alla sua capacità linguistica, diventa anche in grado di
riformulare alcune di queste frasi. Se poi conosce già le parole in
italiano, fa presto ad assimilarle in inglese, perché non deve percorrere la
strada della conoscenza dell’oggetto o del concetto, ma solo del
riconoscimento della nuova parola. Funziona! Espressioni come
“Teletubbies say hello” o “Teletubbies love each other” vengono assimilate
in fretta, perché il bimbo già sa che i Teletubbies salutano o si
abbracciano perché si vogliono un gran bene.
Ogni
episodio televisivo include anche un filmato di vita reale, di cui sono
protagonisti bambini in situazioni diverse della vita quotidiana,
generalmente a contatto con animali o impegnati in piccoli giochi domestici.
Al
bambino piace vedere altri bambini e, di nuovo, conoscendo già queste storie
sarà per lui facile apprendere nuove parole e magari intuire anche qualcosa
della narrazione.
Teletubbies via Internet
Con i
bambini più tecnologici, si può sfruttare anche Internet: digitando
“Teletubbies” in un qualunque motore di ricerca si possono trovare
numerosissimi siti ad essi dedicati, ricchi di ulteriori attività. Il più
completo è senz’altro quello della BBC
www.bbc.co.uk/education/teletubbies in cui sono suddivise in
interessanti sottosezioni tutta una serie di attività e giochi che i bambini
possono fare seguendo i loro beniamini televisivi. Alcune attività sono
propriamente da fare al computer, altre possono essere svolte in casa o in
giardino, continuando a parlare in inglese.
Ogni
genitore o insegnante saprà poi inventarsi modi diversi e divertenti per
trarre il maggiore vantaggio possibile da Teletubbyland.
Il
percorso che ho presentato nasce, come detto, da un’esperienza personale.
È
chiaro che non sempre vi è stata una risposta ottimale agli stimoli, non
tutti i giorni si può fare “lezione” di inglese e, soprattutto, non si deve
creare l’equazione obbligatoria Teletubby uguale inglese, per evitare un
possibile rifiuto da parte del bambino.
I
vantaggi che io ho potuto osservare sono però numerosi.
Come
avrete già capito, i Teletubbies sono personaggi positivi, allegri e, per
una volta, non c’è da temere che vengano comunicati messaggi non adatti ai
piccoli.
Essi
permettono poi un approccio multimediale semplice ma non banale, espandibile
fin dove noi siamo in grado, sia a livello di vocabolario che di esperienze
in seconda lingua grazie a videocassette, libri, CD, DVD e quant’altro.
Infine,
ci consentono di passare qualche momento in più con i nostri figli, giocando
con loro.
Non è poco!
CHI SONO I TELETUBBIES
Ormai
famosi in più di venti paesi nel mondo, i Teletubbies nascono in Inghilterra
a metà degli anni Novanta dall’opera di due sceneggiatori televisivi
specializzati in trasmissioni per bambini, Anne Wood e
Andy Davenport, cui la BBC aveva affidato l’incarico di studiare una
trasmissione specifica per i bambini più piccoli, da uno a tre anni, mai
oggetto prima d’ora delle attenzioni di una TV.
I
Teletubbies sono quattro pupazzi paffuti dai nomi divertenti - Tinky
Winky, Dipsy, Laa-Laa e Po - e dai colori
sgargianti; vivono a Teletubbyland, un posto incantato pieno di fiori
e animali, ma al tempo stesso moderno e tecnologico. Il ritmo delle loro
giornate è scandito dal nascere e dal tramontare del Baby Sun, un
sole con il volto di bambino sempre sorridente e felice.
Abitano in una casa sotto la collina in cui mangiano, dormono e possono fare
tanti giochi accuditi da un aspirapolvere-tata, Noo Noo, sempre impegnato a
pulire la loro casa, la Tubbytronic Superdrome. In questo mondo
idilliaco i Teletubby fanno tutto quello che fanno i bambini: mangiano la
Tubby Custard o i Tubby Toast, dormono, giocano, ballano,
cantano, contano, si abbracciano, fanno rumore, sporcano, si lavano, hanno
un gioco preferito, eccetera eccetera. Tutto questo sempre con gioia e in un
contesto di felicità.
Infine
i Teletubbies dai loro tummies
tamiz
(pancini) possono vedere il mondo dei bimbi veri impegnati anch’essi nelle
loro attività quotidiane.
Ci
sono bimbi che ballano, che insegnano a cucinare, che giocano nella pioggia,
che danno il latte agli agnellini, e così via.
L’esperienza specifica degli autori nel campo delle trasmissioni infantili
(Davenport è un pedagogo linguista) ha permesso di celare dietro
un’apparente semplicità un importante lavoro didattico e creativo.
In
qualunque lingua le si guardi, le avventure televisive dei Teletubbies sono
capaci di coinvolgere i bambini in un meraviglioso gioco che li porta ad
assorbire magicamente qualunque contenuto sia in esse presente, lingua
inglese compresa!