
IL QUESITO DI MYLIVE80
Come fare, vivendo a Londra,
per migliorare l'inglese parlato?
Salve Roberto.. è da un po' di tempo che sto
utilizzando il vostro sito, che trovo molto utile e molto ben
fatto. Però ho un grosso problema. Mi son trasferita a Londra da
qualche mese, esattamente da novembre, e non riesco a
comunicare, mi blocco... veramente tremendo!! Quando faccio gli
esercizi sul sito o mi capita di leggere qualcosa tutto ok
(anche se comunque devo arricchire parecchio il mio vocabolario,
abbastanza scarno) ma nel momento in cui devo formulare una
domanda o dire qualcosa arriva il terrore e non trovo le parole
per esprimermi. Volevo fare un corso, il più gettonato è il
Callan, sicuramente lo conosce, ho anche provato a fare la prova
con il Callan Method ma alla fine ho deciso di non iscrivermi
perchè pensavo fossero soldi buttati visto che sono nel posto in
cui si parla inglese e si può uscire di casa e far pratica sulla
strada. Ma non è così semplice, anzi... e comunque non mi ha
convinta tantissimo. Lei cosa ne pensa? Sa darmi qualche
consiglio su questo corso o qualche altro che possa aiutarmi?
Nel frattempo penso che potrebbe darmi una mano anche lei se mi
desse delle frasi da tradurre dall'italiano all'inglese perché
quando devo compilare gli spazi vuoti perfetto, vado come un
treno, ma nel momento in cui devo costruire di sana pianta la
frase succede il disastro. Attendo una sua risposta, tanti
saluti.
LA NOSTRA RISPOSTA
Ciao mylive80, mi scuso
se la metto sul personale ma lo faccio perché forse è il modo
più utile per risponderti. Io per imparare una lingua a livello
decente (non parlo di perfezione) ci metto generalmente dai 5 ai
10 anni, mantenendo in media un impegno di 30 minuti/1 ora al
giorno di studio.
Con l'inglese ho avuto un percorso molto accidentato perché ho
iniziato presto ma avendolo studiato a scuola ho avuto il
problema di far miei tutti gli errori tipici del nostro sistema
scolastico: dalle assurde scorpacciate di grammatica
all'ignoranza di cos'è veramente una lingua e di come la si deve
studiare per impararla davvero.
I grandi progressi, per me, sono giunti quando ho cominciato a
vedere ogni giorno per almeno un'ora la tv inglese con i
sottotitoli inglesi attivi. Leggendo i sottotitoli mi sono a
poco a poco abituato alle pronunce "alternative", "dialettali" o
"popolari" dell'inglese come lo scozzese e irlandese, l'inglese
del Nord e il cockney, grandissimi ostacoli quando ti trovi a
Londra e ancora pensi ingenuamente che tutti gli inglesi parlino
come parla la regina!
Le soap opera britanniche, tipo East Enders,
Emmerdale, Hollyoaks, Coronation Street, Casualty, Holby
City, Doctors ecc. sono state fondamentali per me
perché mettono in scena quotidianamente la vita della famiglia
media britannica utilizzando il linguaggio che si usa nelle
situazioni più banali e più caratterizzate emotivamente (quando
si è arrabbiati, felici, tristi, annoiati eccetera). In pratica,
la soap opera ha avuto per me il ruolo di una full
immersion in una famiglia inglese e mi ha esposto a tutta la
varietà di accenti e comportamenti che vivere in Inghilterra
comporterebbe e di cui non avevo alcuna idea prima.
Dal punto di vista linguistico c'è poi un ulteriore grande
vantaggio: le soap sono incredibilmente ripetitive, ti
ripropongono sempre le stesse situazioni e le stesse frasi con
una frequenza tale che non puoi fare a meno di impararle anche
non volendo. Questo "batti e ribatti", alla fine fa sì che si
crei dentro di te un'associazione indissolubile tra la
situazione e la risposta linguistica. Questa associazione
immediata, che bypassa la coscienza, è quello che chiamiamo
AUTOMATISMO e che dovrebbe essere, in realtà, lo scopo di tutto
l'insegnamento linguistico: l'acquisizione di automatismi.
Trasferita alla tua situazione, la mia "diagnosi" è che manchi
ancora di automatismi e quello che stai facendo (ricerca di
corsi, traduzione di frasi ecc.) non ha molto a che fare con la
creazione di automatismi nonostante il fatto che tu viva a
Londra. Gli automatismi non nascono dal leggere o dal fare
esercizi, ma dall'ascoltare, dall'ascoltare ripetutamente le
stesse cose e avendo ogni volta davanti agli occhi il contesto
reale, la situazione dalla quale nasce la parola, la
frase che va appunto usata in quella situazione. La mancanza di
contesti e situazioni è il grosso problema dell'apprendimento
realizzato solo sui libri, si impara a capire il significato di
ciò che si legge ma non si acquisisce mai il senso della
lingua.
Se vuoi progredire in
tal senso oltre a vedere la tv anche per diverse ore al giorno
(se non hai un apparecchio televisivo puoi sempre andare
sul sito della BBC
e vederti la tv online), devi anche cominciare a vivere in mezzo
alla gente.
Ci sono molti modi di fare questo: sei a Londra, puoi dunque
andare alle conferenze e ascoltare i dibattiti che le seguono,
puoi seguire le attività di circoli e club a seconda di quelli
che sono i tuoi interessi e passioni, puoi proporti come
volontaria presso una qualsiasi delle migliaia di charities che
esistono in Inghilterra, puoi lavorare in un negozio, puoi
insegnare l'italiano agli inglesi. Fondamentale è l'interazione
con la gente, il non starsene per conto proprio, il vedere
sempre la lingua all'interno del contesto materiale che la fa
nascere.
All'inizio te ne starai magari defilata, in modalità "puro
ascolto", senza esporti troppo (like a fly on the wall,
direbbero gli inglesi, come una mosca silenziosamente posata
sulla parete che ascolta, osserva e non si muove). Poi piano
piano, ti renderai conto che l'ascolto di cose ripetitive ha
generato un'impressione sonora nella tua mente che è più potente
e duratura rispetto all'impressione che ti lascia la lettura di
una frase o di una pagina. Dopo un po' ti accorgerai che le
risposte alle domande che ti vengono poste ti vengono spontanee
alla bocca e, in più, con le stesse parole che un inglese
userebbe, e non tradotte dall'italiano come facciamo di solito.
È un processo non istantaneo, certo, ci vorrà del tempo ma è un
processo solido, fondato, produttivo. Se lo avvii, ti darà col
tempo dei risultati ottimi!