|
IL BITESTO Cheese Rolling Articolo di Maria Lucia Ivone e Gareth Jones, pubblicato su English4Life n. 4 ♥ WITH A VERY BIG THANK YOU FROM THE ENGLISH GRATIS TEAM! Il bitesto è l’abbinamento di un testo italiano e di un testo inglese che trattano il medesimo argomento. Leggendo prima il testo italiano, dovreste poi essere in grado di capire meglio quello inglese. Nel paese delle pietre rotolanti (i Rolling Stones!) non ci stupiamo se rotola anche qualcos’altro: delle vere forme di formaggio Gloucester lanciate giù per un pendio. Chi lo fa e perché, lo saprete leggendo il bitesto di questo mese! Passeggiando per le campagne inglesi attorno a Gloucester [Glostë, occhio alla pronuncia!], le cosiddette Gloucestershire Cotswolds, [Glostëshë Kotswëldz], non molto lontano da Oxford, lo sguardo può cadere su una collina erbosa fortemente ripida sulla quale svetta un palo in legno. È il cosiddetto “albero di maggio” (maypole, meipëul) utilizzato adorno di fiori come riferimento intorno al quale danzare durante le celebrazioni della “festa del primo maggio” (Maying, Meyiñ). Su questa collina, invece, il maypole è senza fiori ed è sormontato da un galletto (cockerel, kok·r·l). Esso identifica inequivocabilmente la “Collina di Cooper” (Cooper’s Hill, Kuupëz Hilz) teatro della tradizionale “Festa di primavera” (Spring Bank Holiday, Spriñ Bæñk Holidei) che ha luogo verso fine maggio. Se si è in vacanza da quelle parti e si desidera fare qualcosa di originale, l’evento si rivela un’imperdibile opportunità. Si comincia con una gara che vede i protagonisti risalire di corsa la collina partendo dalla valle. Ma non è che l’inizio! Tra le numerose manifestazioni c’è anche quella del “formaggio che rotola” (cheese rolling, chiiz rëuliñ), una gara poco conosciuta al di fuori del Regno Unito, ma che ha luogo in questa zona da più di due secoli. Quando in Inghilterra si cita Gloucester, la prima cosa che viene in mente è il formaggio più che la città. E il cheese rolling riguarda proprio delle forme di formaggio Gloucester del peso di 4 o 5 chili circa, incontrastate protagoniste di quattro gare previste ad intervalli di venti minuti l’una dall’altra. Ed ecco cosa succede: i partecipanti alla gara, da due ad un massimo di venti, si siedono in cima alla Cooper’s Hill ed aspettano. Un ospite d’onore (special guest, spesh·l gest), invitato alla manifestazione dagli organizzatori, viene accompagnato da un simpatico “Maestro delle cerimonie”(Master of ceremonies, Maastër ov serëmëniz) che con indosso un camice bianco ed una bombetta lo aiuta a sedersi e gli affida la forma di formaggio posta in una gabbia metallica affinchè la tenga bloccata fino all’inizio della gara. Ad un certo punto il Master of ceremonies, a voce alta, pronuncia le parole di rito: ONE, to be ready! Wan, tu bi redi (UNO, pronti!) TWO, to be steady! Tuu, tu bi stedi (DUE, fermi!) THREE, to prepare! Thrii, tu prip’eë (TRE, preparatevi!) A questo punto l’ospite d’onore che teneva fermo il formaggio lo lascia rotolare giù per la collina mentre il Master of ceremonies pronuncia l’ultima frase del rituale: and FOUR, to be off! ænd fo·o, tu bi of (QUATTRO, via!) dando così il via alla gara con i concorrenti che si lanciano giù per il pendio a cercare di bloccare il formaggio che rotola. Il bello è che la pendenza è talmente ripida che quasi mai si riesce a stare in piedi e si finisce per rotolare inesorabilmente come il formaggio ma senza mai riuscire a raggiungerlo. Per questo motivo ai piedi della collina, prima della gara, viene sistemata una barriera fatta di canne di bambù intrecciate tra loro, ed il primo che la oltrepassa è proclamato vincitore. Come premio gli viene ovviamente assegnata la forma di Gloucester che rotolava, mentre il secondo ed il terzo arrivato ricevono un piccolo premio in denaro e... una permanenza gratuita di pochi giorni in ospedale per le contusioni e abrasioni riportate. I più sfortunati, poi, si ritrovano con qualche osso fuori posto ma, statene pur certi, non demordono e saranno pronti a rituffarsi l’anno seguente nella perigliosa impresa. Anche il vincitore spesso decide di tornare a gareggiare dopo dodici mesi e il suo fisico, già temprato dall’esperienza, gli permette a volte di essere riproclamato the winner [dhë winë]! Tra una gara e l’altra di cheese rolling, sono previsti anche altri tipi di competizioni meno “cruente” riservate a ragazzi e ragazze dai 12 anni in giù. Per tutte le gare, il primo premio consiste in una piccola forma di formaggio e in un grande momento di gloria. Alla fine di tutti i tornei, la Cooper’s Hill appare colorata da migliaia di caramelle che vengono sparse su di essa per dare ai ragazzi la gioia di cimentarsi in un’ultima faticosissima arrampicata a caccia di caramelle, detta scramble [skræmb·l ossia arrampicarsi con le mani con grande difficoltà]. TESTO INGLESE Then perhaps you’ll be interested in a little known sport set in the heart of the English countryside. The exact place is called Cooper, near Gloucester and this event involves cheese. A six-foot roll of cheese, in fact. The other details of this event are not so obvious. For example, the aforementioned cheese is put into a metal cage and taken to the top of a very steep, grassy hill named Cooper’s Hill. The event starts when this roll of cheese is pushed down the hill. All those who wish to participate in the event have the unenviable task of chasing the cheese to the bottom of the hill. The descent is such that it’s usually impossible to catch the cheese, so there is a line at the bottom of the hill. The first competitor to pass this line is the winner. You’re probably thinking that running down a steep hill is a little dangerous, and in fact you’re right. My father participated once and, in a vain attempt to convince me to enter, assured me that he received just a few cuts and bruises. He only told me that others got broken legs and arms later. However, I’m
assured the participants are relatively safe compared to those courageous
enough to watch the competition from the sides, which makes sense when you
consider the consequences of a heavy roll of cheese coming towards you at
high speed. The day is called ‘Whit Monday’. The event was based on ancient Roman practices of taking the wheel of a chariot, pushing it down the very same hill and chasing it in the same way. The reason for this isn’t exactly clear, though the fact they wore armour may have justified these strange actions to a degree.
|
|