INGLESE COMMERCIALE – La fattura

Nell’indicazione della pronuncia (pr.), vengono usati i seguenti simboli speciali: ë è il suono di e breve indistinta, ëë è il suono di e lunga simile al francese eu o al tedesco O con la dieresi, æ è il suono a metà tra A ed E larga che è il suono più difficile da riprodurre per noi italiani, ñ è il suono che indica la nasalizzazione della vocale precedente. Inoltre segnaliamo che con dh indichiamo il gruppo th quando è sonoro (es. the>dhë) mentre con zh indichiamo il suono di j francese (come nella parola inglese vision>vizhën)

Conoscendo l’inglese di base, si tratta solo di familiarizzarsi con termini e giri di frase tipici della corrispondenza commerciale inglese. In questa puntata ci occuperemo della famigerata FATTURA, ossia del documento che bene o male è obbligatorio in quasi tutte le transazioni commerciali.

  • Come traduciamo ‘fattura’? Il termine da usare è INVOICE [pr. ìnvois]. Quindi diremo: ONE INVOICE, una fattura, TWO INVOICES [pr. tu ìnvois], due fatture ecc.
  • Come si dice ‘fatturare’? Si può usare il verbo TO INVOICE [pr. tu ìnvois, notare l’accento sulla prima sillaba] oppure anche TO BILL [tu bil]. BILL come sostantivo indica però diversi tipi di documento, non è dunque un termine specifico per la fattura. Per esempio, il conto al ristorante si chiama anch’esso THE BILL.

  • Per chiedere di intestare la fattura a un certo nome di azienda si usa il verbo TO MAKE OUT [pr. tu meik aut]. Per esempio, CAN YOU MAKE IT OUT TO MY COMPANY? significa ‘me la può intestare alla mia società?’ Se incontrassimo l’espressione MADE OUT TO + nome dell’azienda, si tratta ovviamente di ‘intestata a…’. TO MAKE OUT è un tipico esempio di phrasal verb, ossia un verbo base, molto diffuso, come TO MAKE (fare) che abbinato a una preposizione altrettanto diffusa come OUT (fuori) genera un significato non prevedibile dalla semplice giustapposizione dei due elementi. Anche in italiano abbiamo i phrasal verbs anche se non sempre il risultato è identico all’inglese: per esempio, la giustapposizione di FARE e FUORI in italiano certamente non ha nulla a che vedere con il mondo della contabilità!
  • Il numero di fattura è un INVOICE NUMBER [pr. ìnvois nambë]
  • Se ci serve fattura, possiamo esprimere la cosa in questo modo: CAN I HAVE AN INVOICE, PLEASE [kæn Ai hæv æn ìnvois, pliiz], ossia ‘posso avere fattura, per cortesia’. Con la stessa frase inglese possiamo anche tradurre l’italiano ‘mi può fare fattura per cortesia?” o ‘potrei avere la fattura?’.

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