TESTI PARALLELI – Tendenze scientifiche: Lund fa passi da gigante nella ricerca sul cervello

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Data documento: 15-10-2015

 

Trending science: Lund makes strides in brain research
Tendenze scientifiche: Lund fa passi da gigante nella ricerca sul cervello

A team of researchers at Lund University in Sweden has developed a new type of nanowire material which may help to improve brain implants.
Un team di ricercatori presso l’Università di Lund, in Svezia, ha sviluppato un nuovo tipo di materiale composto da nanofili che potrebbe contribuire a migliorare gli impianti cerebrali.

Meanwhile another team from Lund has made a breakthrough for electrode implants in the brain.
Nel frattempo, un altro team di Lund ha segnato una svolta per quanto riguarda gli impianti di elettrodi nel cervello.

There are certain persistent problems associated with today’s brain implants which have made them less effective than they could be.
Gli impianti cerebrali attualmente disponibili presentano una serie di problemi che li rendono meno efficaci di quanto potrebbero essere.

One problem is that the body interprets the implants as foreign objects, resulting in an encapsulation of the electrode, which in turn leads to loss of signal.
Tra questi c’è il fatto che l’organismo riconosce l’impianto come oggetto estraneo, procedendo quindi all’incapsulamento dell’elettrodo, con conseguente perdita del segnale.

A nanowire structure developed by a team at Lund University attempts to address this issue.
Una struttura di nanofili sviluppata da un team dell’Università di Lund intende affrontare la questione.

>>>  The new substrate, in which neurons can grow and thrive, is made from the semiconductor material gallium phosphide where each outgrowing nanowire has a diameter of only 80 nanometres (billionths of a metre).
Il nuovo substrato – in cui i neurono possono crescere e svilupparsi – è composto dal materiale semiconduttore fosfuro di gallio, in cui ogni nanofilo sviluppato ha un diametro di 80 nanometri (miliardesimi di metro).

‘Our nanowire structure prevents the cells that usually encapsulate the electrodes – glial cells – from doing so’, says Christelle Prinz, researcher in Nanophysics at Lund University, who developed this technique together with Maria Thereza Perez, a researcher in Ophthalmology.
“La nostra struttura di nanofili impedisce alle cellule che di solito incapsulano gli elettrodi – cellule gliali – di farlo”, spiega Christelle Prinz, ricercatrice di nanofisica presso l’Università di Lund, che ha sviluppato questa tecnica insieme a Maria Thereza Perez, una ricercatrice in oftalmologia.

Prinz continues, ‘I was very pleasantly surprised by these results.
Prinz continua dicendo: “Sono stata piacevolmente sorpresa da questi risultati.

In previous in-vitro experiments, the glial cells usually attach strongly to the electrodes.’
Negli esperimenti in vitro precedenti, le cellule gliali si attaccavano saldamente agli elettrodi.”

The team avoided the encapsulation problem by developing a small substrate where regions of super thin nanowires are combined with flat regions.
Il team ha evitato l’incapsulamento sviluppando un piccolo substrato in cui zone di nanofili ultrasottili vengono combinate con zone piatte.

While neurons grow and extend processes on the nanowires, the glial cells primarily occupy the flat regions in between.
Mentre i neuroni crescono e si sviluppano sui nanofili, le cellule gliali occupano soprattutto le regioni piatte fra di essi.

‘The different types of cells continue to interact,’ Prinz adds.
“I diversi tipi di cellule continuano a interagire,” aggiunge Prinz.

‘This is necessary for the neurons to survive because the glial cells provide them with important molecules.’ So far, tests have only been done with cultured cells (in vitro) but the researchers hope that they will soon be able to continue with experiments in vivo.
Ciò è necessario affinché i neuroni possano sopravvivere, dato che le cellule gliali forniscono loro molecole importanti.” Finora sono stati svolti soltanto test con cellule coltivate (in vitro), ma i ricercatori sperano di poter presto continuare con esperimenti in vivo.

Meanwhile, another research team at Lund University also reported a potential breakthrough for brain research just last week.
Intanto, un altro team di ricerca dell’Università di Lund ha segnalato una possibile svolta nella ricerca sul cervello proprio la settimana scorsa.

This team, led by Professor Jens Schouenborg and Dr Lina Pettersson, has developed implantable electrodes that can capture signals from single neurons in the brain over a long period of time – without causing brain tissue damage.
Si tratta del team guidato dal prof. Jens Schouenborg e dalla dott.ssa Lina Pettersson, il quale ha sviluppato elettrodi impiantabili in grado di captare il segnale di singoli neuroni nel cervello per un lungo periodo, senza causare danni al tessuto cerebrale.

Medicalxpress.com reports that this technology would make it possible to understand brain function in both healthy and diseased individuals.
Medicalxpress.com riferisce che questa tecnologia permetterebbe di comprendere il funzionamento del cervello sia in stato di salute che di malattia.

According to Professor Schouenborg, the research may lead to more effective treatments for diseases such as Parkinson’s disease and chronic pain conditions.
Secondo il prof. Schouenborg, la ricerca potrebbe portare a terapie più efficaci per patologie come il morbo di Parkinson o per il dolore cronico.

For further information, please visit:
Per ulteriori informazioni, visitare:

– Article ‘Support of neuronal growth over glial growth and guidance of optic nerve axons by vertical nanowire arrays’
– Articolo “Support of neuronal growth over glial growth and guidance of optic nerve axons by vertical nanowire arrays”

– Article ‘An array of highly flexible electrodes with a tailored configuration locked by gelatin during implantation – initial evaluation in cortex cerebri of awake rats’
– Articolo “An array of highly flexible electrodes with a tailored configuration locked by gelatin during implantation – initial evaluation in cortex cerebri of awake rats”

Source: Based on information from Lund University and media reports.
Fonte: Sulla base di informazioni diffuse dall’Università di Lund e segnalazioni dei media.