TESTI PARALLELI – Il mercato del grafene potenziato da un nuovo metodo di produzione

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Data documento: 27-12-2016

 

Graphene market gets a boost from novel production method
Il mercato del grafene potenziato da un nuovo metodo di produzione

Whilst there is no denying the potential of graphene, its mass production has so far been hindered by laborious fabrication methods and the high costs they entail.
Benché le potenzialità del grafene siano innegabili, la sua produzione in massa è stata finora ostacolata da metodi di fabbricazione laboriosi e costosi.

A new technique developed by partners of the CARERAMM project promises to overcome these problems.
Una nuova tecnica sviluppata dai partner del progetto CARERAMM promette di superare tali problemi.

The new production method was developed by engineers at the University of Exeter.
Il nuovo metodo di produzione è stato sviluppato da ingegneri dell’Università di Exeter.

It consists in creating entire device arrays directly on the copper substrates used for the commercial production of graphene, after which complete and fully-functional devices can be transferred to a substrate of choice.
Consiste nel creare intere matrici di dispositivi direttamente sui substrati di rame usati per la produzione commerciale di grafene, dopo di che dispositivi completi e completamente funzionanti possono essere trasferiti su un substrato a scelta.

This process has been demonstrated by producing a flexible and completely transparent graphene oxide-based humidity sensor.
Questo processo è stato dimostrato producendo un sensore di umidità a base di ossido in grafene flessibile e completamente trasparente.

>>>  Not only does this device outperform currently-available commercial sensors, but it’s also cheap and easy to produce using common wafer-scale or roll-to-roll manufacturing techniques.
Questo dispositivo non solo ha prestazioni migliori rispetto ai sensori commerciali attualmente disponibili, ma è anche economico e facile da produrre usando comuni tecniche su scala wafer o roll-to-roll.

‘The conventional way of producing devices using graphene can be time-consuming, intricate and expensive and involves many process steps including graphene growth, film transfer, lithographic patterning and metal contact deposition,’ explains Prof David Wright from Exeter’s Engineering department.
“Il modo tradizionale di produrre dispositivi usando il grafene può richiedere molto tempo, essere complicato e costoso e richiedere molte fasi, tra cui la crescita del grafene, il trasferimento della pellicola, il patterning litografico e la deposizione di metallo a contatto,” spiega il prof. David Wright del dipartimento di ingegneria di Exeter.

‘Our new approach is much simpler and has the very real potential to open up the use of cheap-to-produce graphene devices for a host of important applications from gas and bio-medical sensors to touch-screen displays.’
“Il nostro nuovo approccio è molto più semplice e ha potenzialità molto reali di avviare l’uso di dispositivi in grafene economici da produrre per una serie di importanti applicazioni, dai sensori per il gas e biomedici a display con touch screen.”

One of team’s main objectives was to increase the range of surfaces that graphene devices can be put on.
Uno degli obiettivi fondamentali del team era arricchire la gamma di superfici sulle quali è possibile mettere il grafene.

Whilst the demonstrated humidity sensor was integrated in a plastic film, other materials such as silicon and textiles can also be considered.
Anche se il sensore per l’umidità dimostrato era integrato in una pellicola di plastica, si possono prendere in considerazione anche altri materiali, come silicio e tessuti.

Professor Monica Craciun from Exeter’s engineering department and co-author of the paper published in the journal 2D Materials, is confident that this breakthrough will indeed boost the graphene market:
La prof.ssa Monica Craciun, del dipartimento di ingegneria di Exeter e co-autrice dell’articolo pubblicato sulla rivista 2D Materials, è sicura che questa rivoluzione darà impulso al mercato del grafene:

‘The University of Exeter is one of the world’s leading authorities on graphene, and this new research is just the latest step in our vision to help create a graphene-driven industrial revolution.
“L’Università di Exeter è una delle autorità leader al mondo per il grafene e questa nuova ricerca non è che l’ultimo passo nella nostra visione per contribuire a creare una rivoluzione industriale guidata dal grafene.

High-quality, low cost graphene devices are an integral part of making this a reality, and our latest work is a truly significant advance that could unlock graphene’s true potential,’ she said.
Per realizzare ciò i dispositivi in grafene di alta qualità e a basso costo sono fondamentali e il nostro ultimo lavoro costituisce un progresso veramente significativo che potrebbe liberare il vero potenziale del grafene,” ha detto.

This work was carried out in continuation of the CARECAMM project, which successfully created ‘high-performance, cost-effective, environmentally-friendly, resistive-switching type non-volatile data storage’ in the form of sp3-rich a-C and graphene-oxide (GO) films earlier this year.
Questo lavoro è stato svolto in proseguimento del progetto CARECAMM, che è riuscito a creare “un immagazzinamento dei dati ad alte prestazioni, economico, rispettoso dell’ambiente, di tipo a commutazione resistiva non volatile” in forma di pellicole di carbonio amorfo e grafene-ossido (GO) ricche di sp3 già quest’anno.

As major companies including the likes of IBM, Intel, Microsoft, Google, Facebook or Amazon will increasingly be looking for storage class memory (SCM) to improve in memory access latency and bandwidth in big data processing, CARERAMM’s technology could provide an appealing solution with high read and write speeds, bit addressability and low energy consumption as carbon memory technology matures.
Poiché grandi aziende, come IBM, Intel, Microsoft, Google, Facebook o Amazon cercheranno la classe di memorizzazione (storage class memory o SCM) per migliorare la latenza di accesso alla memoria e la larghezza di banda nell’elaborazione dei grandi dati, la tecnologia di CARERAMM potrebbe fornire una soluzione allettante con alte velocità di lettura e di scrittura, indirizzabilità dei bit e basso consumo di energia man mano che la tecnologia di memoria di carbonio diventa più matura.

The CARERAMM project was completed in January 2016 and was funded under FP7 to the tune of EUR 2.6 million.
Il progetto CARERAMM si è concluso a gennaio 2016 ed è stato finanziato nell’ambito del 7° PQ con 2,6 milioni di euro.

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project website
Sito web del progetto

Source: Based on a press release from the University of Exeter and media coverage
Fonte: Sulla base di un comunicato stampa dell’Università di Exeter e copertura mediatica