by ROBERTO CASIRAGHI photo credit: c0cOOn
Lo studio di una lingua è uno studio prevalentemente “cerebrale”. Siamo noi a tu per tu con la nostra mente e con la stanchezza che facilmente sopraggiunge quando sovraccarichiamo il nostro cervello di cose da memorizzare.
La strategia vincente, in questo caso, è di rendersi conto che ognuno di noi ha un suo proprio ritmo di apprendimento e un suo proprio periodo ottimale di concentrazione, superato il quale subentra la fatica.
Supponiamo che questo periodo sia di 20 minuti. A questo punto, dopo 20 minuti faremo bene a staccare per rilassarci un attimo, masticando magari una caramella giusto per ridare alle nostre cellule grigie gli zuccheri necessari alla concentrazione intellettuale.
Riposare significa anche dedicarci a qualcos’altro, preferibilmente di natura manuale e che comporti movimento ovvero ossigenazione del nostro cervello. Dopo un adeguato periodo di “stacco” ci renderemo conto che la nostra mente può di nuovo riprendere con rinnovato vigore lo studio.