TESTI PARALLELI – African Union refuses to arrest Sudan’s President

Traduzione by CARLO CARADONNA, volontario di English Gratis. Il testo originale è tratto da una pagina del sito inglese di Wikinews ed è disponibile nel rispetto della licenza Creative Commons Attribution 2.5     photo credit


African Union refuses to arrest Sudan’s President for war crimes

L’Unione Africana si rifiuta di arrestare il Presidente del Sudan per crimini di guerra
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Saturday, July 4, 2009
Sabato, 4 Luglio, 2009

The African Union (AU) has decided it will not act on an arrest warrant for Sudanese President Omar al-Beshir, who is wanted by the International Criminal Court (ICC) for allegedly perpetrating war crimes in Darfur.
L’Unione Africana (AU) ha deciso che non darà seguito al mandato d’arresto a carico del Presidente sudanese Omar al-Beshir, ricercato dalla Corte Penale Internazionale (ICC) per aver presumibilmente perpetrato crimini di guerra nel Darfur.

Jean Ping, the AU’s current chairperson, said of the decision by the 53 member states “They are showing to the world community that if you don’t want to listen to the continent, if you don’t want to take into account our proposals… if you don’t want to listen to the continent, as usual, we also are going to act unilaterally.”
Jean Ping, l’attuale presidente dell’Unione Africana, ha riferito in merito alla decisione assunta da 53 stati membri “Stanno dimostrando alla comunità mondiale che  se non si vuole ascoltare il continente, se non si vogliono prendere in considerazione le nostre proposte..se non si vuole ascoltare il continente, come di consueto, anche noi intendiamo agire unilateralmente.”

Thirty African states have ratified the ICC treaty.
Trenta stati africani hanno ratificato il trattato (istitutivo) della Corte Penale Internazionale.

>>> Libya in particular had pressed for the decision, with leader Muammar al-Gaddafi, who hosted the summit, going so far as to invite controversial Iranian President Mahmoud Ahmadinejad to address the summit; the Iranians agreed but later canceled the visit.
La Libia, in modo particolare, ha fatto pressione a sostegno di tale decisione, con il leader Muammar al-Gaddafi, che ha ospitato il summit, spingendosi al punto da invitare il controverso Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad a prendere la parola al summit; gli iraniani hanno accettato l’invito , ma dopo hanno annullato la visita.

A Human Rights Watch spokesman said “This resolution, the result of unprecedented bullying by Libya, puts the AU on the side of a dictator accused of mass murder rather than on the side of his victims, but it cannot erase the legal obligations undertaken by the 30 African countries which have ratified the ICC treaty.”
Un portavoce dell’Osservatorio sui Diritti Umani ha osservato “Questa risoluzione, il risultato di una linea di prevaricazione senza precedenti seguita dalla Libia, pone l’Unione Africana al fianco di un dittatore accusato di uccisione di massa piuttosto  che al fianco delle sue vittime, ma non può cancellare gli obblighi giuridici contratti dai 30 stati africani che hanno ratificato il trattato istitutivo della Corte Penale Internazionale (ICC)”.

This treaty requires signatory states — which al-Beshir has avoided since the March issuing of the warrant — to arrest any suspects within their borders.
Questo trattato impone agli stati firmatari – che al-Beshir evita sin dall’emissione del mandato di arresto di marzo – di arrestare ogni persona sospetta all’interno dei propri confini.

Sudan’s foreign ministry commented that now “The president is free to travel anywhere in Africa, including those countries that have ratified the ICC’s Rome statute.”
Il ministero degli esteri del Sudan ha commentato che al momento “Il presidente è libero di muoversi dovunque in Africa, compreso quei paesi che hanno ratificato lo statuto di Roma istitutivo della Corte Penale Internazionale.”

Amnesty International also criticised the new resolution, with Amnesty Africa’s director Erwin van der Borght saying “This decision by the African Union member states shows a disdain for those in Darfur who suffered gross human rights violation and makes a mockery of the AU as an international body.
Anche Amnesty International ha criticato la nuova risoluzione, per bocca del direttore di Amnesty Africa, Erwin van der Borght che ha dichiarato “Questa decisione sottoscritta dagli stati membri dell’Unione Africana è un segnale di disprezzo (lett. mostra) per coloro che  a Darfur subirono palesi violazioni dei diritti umani e svuota di significato l’Unione Africana nel ruolo di organismo internazionale.

By supporting a wanted person accused of war crimes and crimes against humanity, it undermines the credibility of states which are party to the Rome Statute and the AU as a whole.”
Supportando una persona ricercata con imputazioni per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, questa decisione mina alle fondamenta la credibilità degli stati che hanno aderito allo Statuto di Roma (lett.gli stati che sono parti) e dell’Unione Africana nell’insieme”

The Sudanese foreign ministry said that “We think that Africa is now one front against the ICC …
Il Ministero degli Esteri sudanese ha affermato che “Riteniamo che l’Africa sia adesso un fronte unico contro la Corte Penale Internazionale (ICC)…

Most Africans believe it is a court that has been set up against Africa and the third world.”
La maggior parte degli africani ritiene che sia una corte che è stata costituita contro l’Africa e il terzo mondo”.

Sudan’s government has estimated 10,000 people have died as a result of violence in Darfur since February 2003, while the United Nations (UN) puts the figures as 300,000 dead with 2.7 million having fled their homes.
Il governo del Sudan ha stimato che  dal febbraio 2003 sono morte 10.000 persone a seguito delle violenze nel Darfur, mentre le Nazioni Unite riportano cifre dell’ordine di  300.000 morti con almeno 2,7 milioni di cittadini fuggiti dalle proprie case.  

The UN Security Council was criticised by the AU for its refusal to consider suspending al-Beshir’s warrant for one year, which Africa said could have helped efforts seeking peace in Darfur.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stato criticato dall’Unione Africana per il suo rifiuto di prendere in considerazione la sospensione del mandato d’arresto per un anno, il che – l’Africa (l’Unione Africana) ha commentato – avrebbe potuto sostenere gli sforzi compiuti nella ricerca della pace nel Darfur.

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