TESTI PARALLELI – Parlare in altre lingue: celebrare la diversità linguistica

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Data documento: ultimo aggiornamento 12 agosto 2020

Speaking in tongues: Celebrating linguistic diversity
Parlare in altre lingue: celebrare la diversità linguistica

Whether you’re monolingual, were raised in a bilingual household or are an adult enthusiast who only picked up the language-learning bug later in life, the languages we speak act as powerful tools to promote cultural understanding and to cultivate a shared sense of identity, whether this is national identity, European identity or even a postmodern transnational global identity.
Che tu sia monolingue, bilingue, o che abbia scoperto la passione per le lingue soltanto da adulto, la lingua che parliamo è uno strumento potente per promuovere la comprensione delle culture e coltivare un senso condiviso di identità, che si tratti di identità nazionale, europea o di un’identità globale transnazionale postmoderna.

At its core, language is about communication, and how we communicate with others is an essential prerequisite for not only sharing our own individual ideas, values and beliefs but also learning about the ideas, values and beliefs of others.
Il fulcro della lingua è costituito dalla comunicazione e il modo in cui comunichiamo con gli altri rappresenta un prerequisito fondamentale non solo per condividere le proprie idee, i propri valori e le proprie convinzioni personali, ma anche per conoscere le idee, i valori e le convinzioni degli altri.

“To have another language is to possess a second soul” – Charlemagne
«Conoscere una seconda lingua significa possedere una seconda anima» – Carlo Magno

Today, the EU has 24 official languages and three official alphabets (Roman, Greek and Cyrillic), with some 60 other languages being spoken in particular regions or by specific groups.
Ad oggi, l’UE annovera 24 lingue ufficiali e tre alfabeti ufficiali (latino, greco e cirillico) a cui si aggiungono circa 60 altre lingue parlate in determinate regioni o da gruppi specifici di persone.

Waves of immigration over the last few decades have led to many other languages being spoken in the streets of Europe’s cities and towns;
Nel corso degli ultimi anni, le ondate migratorie hanno contribuito alla diffusione di altre lingue nelle città e nei paesi dell’Europa:

ranging from Arabic, Turkish and Urdu, through to Tuareg, Swahili and Vietnamese.
dall’arabo, al turco, all’urdu fino ad arrivare a tuareg, swahili e vietnamita.

As a second language and a common language for business and travel, English of course continues to be dominant.
Indubbiamente l’inglese, in veste di seconda lingua e lingua comune degli affari e di viaggio, domina ancora incontrastato.

Then, within major language groups, distinct dialects also live side-by-side with their own unique take on vocabulary, grammar and syntax.
All’interno dei principali gruppi linguistici ci sono poi dialetti distinti, che convivono fianco a fianco con la loro personalissima interpretazione di vocabolario, grammatica e sintassi.

In Belgian French, it’s fully acceptable to say ‘septante’ to mean 70 which would make French speakers from France swoon in dismay (they would passionately argue in favour of ‘soixante-dix’).
Mentre in francese belga, per esempio, è del tutto accettabile dire «septante» per indicare il numero 70, tale scelta farebbe svenire i francofoni di Francia in preda allo sgomento, facendoli schierare con passione a favore del «soixante-dix».

>>>  The German spoken in Kiel is markedly different from the German spoken in Zurich or Innsbruck, whilst a native of Trieste would probably not understand a native of Sicily if the two didn’t make the effort to speak ‘Standard’ Italian to each other (which itself is based on the Florentine dialect of Italian).
Il tedesco parlato a Kiel è nettamente diverso dal tedesco parlato a Zurigo o a Innsbruck, mentre un triestino probabilmente non capirebbe un siciliano a meno che i due non si sforzassero di parlare l’italiano «standard» (che a sua volta si basa sul dialetto fiorentino dell’italiano).

British people can easily be confused by informal grammatical structures in Irish English, many of which originate from Gaelic and have transferred over.
Gli inglesi possono farsi facilmente confondere dalle strutture grammaticali informali dell’inglese irlandese, molte delle quali acquisite dal gaelico.

Meanwhile, Czechs and Slovaks can speak to each other using only their official national tongues and still have a high degree of mutual intelligibility, the same to a certain extent with Danish, Swedish and Norwegian – some linguists even argue (controversially to some) that the latter three languages are merely dialects themselves of a larger ‘Scandinavian’ core language.
Allo stesso tempo, i cechi e gli slovacchi possono comunicare tra loro con un elevato grado di intelligibilità reciproca usando solo le loro lingue nazionali ufficiali e lo stesso avviene in una certa misura con danese, svedese e norvegese: alcuni linguisti sostengono addirittura che queste ultime tre lingue non siano altro che semplici dialetti di una più grande lingua «scandinava» (questione controversa per alcuni).

And then of course Europe also has several languages amongst its ranks that are completely distinct from their linguistic neighbours, Basque and Hungarian being just two examples.
E poi, naturalmente, l’Europa vanta anche diverse lingue che si distinguono completamente dai loro vicini linguistici: basco e ungherese rappresentano solo due esempi di tale diversità.

This sheer tapestry of languages, dialects and different forms of communication is one of Europe’s most amazing strengths.
Uno dei più affascinanti punti di forza dell’Europa risiede proprio in questo suo ricco mosaico di lingue, dialetti e differenti forme di comunicazione.

Admittedly, in the past, the continent’s language diversity has also been a source of conflict:
A dire il vero, in passato la diversità linguistica del continente è stata anche fonte di conflitto:

the major religious schisms of the 16th and 17th centuries in Western Europe were in part caused by disagreement over whether to maintain Latin as the sole language of the Church or whether local languages should be adopted for religious rites and services, thus bringing God ‘closer to the people’.
i più grandi scismi religiosi del XVI e XVII secolo in Europa occidentale furono in parte dovuti a disaccordi sulla necessità di mantenere il latino come unica lingua della Chiesa o di adottare le lingue locali per i riti e i servizi religiosi, in modo da «avvicinare maggiormente Dio alle persone».

However today, language diversity is celebrated through the European Day of Languages which has taken place every year on 26 September since 2002;
Oggi, tuttavia, la diversità linguistica è celebrata in occasione della Giornata europea delle lingue, che dal 2002 si svolge ogni anno il 26 settembre.

and its commemoration also aims to actively encourage language learning across Europe.
Questa ricorrenza ha inoltre l’obiettivo di incoraggiare l’apprendimento delle lingue in tutta Europa.

That’s why this issue’s special feature is also celebrating Europe’s wonderful linguistic diversity by featuring EU-funded projects that are working in a variety of ways to enrich and preserve Europe’s linguistic heritage.
Ecco perché i contenuti speciali di questo numero celebrano la meravigliosa diversità linguistica che caratterizza l’Europa tramite la presentazione di progetti finanziati dall’UE che si occupano in diversi modi di arricchire e preservare il patrimonio linguistico europeo.

These range from an innovative platform to showcase various European Sign Languages, a technological solution to help children confidently learn to read and understand their native tongue and a number of fascinating studies on the phenomenon of bilingualism.
Si va da una piattaforma innovativa che presenta le varie lingue dei segni europee, a una soluzione tecnologica per aiutare i bambini a imparare a leggere e comprendere la propria madrelingua con disinvoltura, fino a una serie di studi affascinanti sul fenomeno del bilinguismo.

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N.B. I testi tratti dai siti dell’Unione Europea sono spesso densi di link interni molto interessanti (eventualmente indicati con il colore blu se presenti nel testo riportato qui sopra). Chi li volesse esplorare può utilizzare i nostri due link a inizio pagina che rinviano rispettivamente alla versione ufficiale inglese e italiana di questo testo su uno dei siti dell’Unione Europea. Ricordiamo anche che, nonostante tutta la cura posta da English Gratis nel riprodurre i testi dell’Unione Europea, in tutti i casi fa sempre fede il testo originale inglese linkato a inizio pagina.