TESTI PARALLELI – Australian Columnist ‘Offended, Insulted, Humiliated’ Fair-skinned Aborigines


Traduzione by CARLO CARADONNA, volontario di English Gratis. Il testo originale è tratto da una pagina del sito inglese di Wikinews ed è disponibile nel rispetto della licenza Creative Commons Attribution 2.5    Creative Commons License photo credit: David Jackmanson

 

 

Adrian Walker gazes at Casino Towers, the building that used to hold the hated Native Affairs department - Justice for Mulrunji Rally at Queens Park and March through Brisbane City, Australia, November 18 2006

Australian columnist ‘offended, insulted, humiliated’ fair-skinned Aborigines
L’editorialista australiano ha ‘offeso, insultato, umiliato’ gli aborigeni di pelle chiara

Friday, September 30 , 2011
Venerdì 30 settembre 2011

Conservative commentator Andrew Bolt has been found in breach of the Racial Discrimination Act, following a pair of newspaper articles in 2009 where Bolt criticised fair-skinned people identifying as Aborigines.
Per Andrew Bolt – commentatore dell’area dei conservatori – è stata riscontrato la violazione della legge sulla discriminazione razziale, a seguito di due servizi giornalistici del 2009 in cui Bolt criticò più persone dalla pelle chiara che si riconosceva come aborigena.
 
Australia’s Federal Court Justice Mordecai Bromberg said “I am satisfied that fair-skinned Aboriginal people (or some of them) were reasonably likely … to have been offended, insulted, humiliated or intimidated by the imputations conveyed by the newspaper articles,..”.
Mordecai Bromberg , giudice della corte federale australiana, ha affermato ” Ho adeguati elementi che provano che persone di etnia aborigena dalla pelle chiara (o alcune di esse) probabilmente….siano state ragionevolmente offese, insultate, umiliate o intimidite  dalle accuse promosse dagli articoli giornalistici,..”.

“People should be free to fully identify with their race without fear of public disdain or loss of esteem for so identifying.”
“Chiunque dovrebbe essere completamente libero di identificarsi con la propria razza senza la paura dello sdegno pubblico o la perdita di stima per una tale identificazione.”

The articles, titled “It’s so hip to be black” and “White fellas in the black”, were published by the Herald Sun and Weekly Times in 2009, in addition to two blog posts published on the Herald Sun’s website.
Gli articoli, intitolati “E’ cosi’ di moda essere di colore” e “Gente bianca in nero”, sono stati pubblicati dai giornali Herald Sun e Weekly Times nel 2009, oltre ai due articoli di blog pubblicati nel sito web dell’Herald Sun .

The nine plaintiffs were jubilant following delivery of the verdict.
I nove querelanti hanno esultato nel seguire la pronuncia del verdetto.

Taking legal action against Mr Bolt were former ATSIC member Geoff Clark, academic Larissa Behrendt, native title expert Graham Atkinson, academic Wayne Atkinson, lawyer Mark McMillan, activist Pat Eatock and artist Bindi Cole.
Ad intentare un’azione legale contro il signor Bolt sono stati Geoff Clark, ex-membro dell’ATSIC, l’accademica Lariss Behrendt, l’esperto in materia di “native title”*, Graham Atkinson, l’accademico Wayne Atkinsin, l’avvocato Mark McMillan, l’attivista Pat Eatock e l’artista Bindi Cole.
 

>>> They argued Bolt’s articles offended, upset and demeaned them while implying they identified as Aboriginal Australians for personal gain.
Hanno argomentato che gli articoli di Bolt li hanno offesi, sconvolti e avviliti implicando che si fossero identificati come australiani di etnia aborigena per tornaconto personale.

Bolt’s lawyer, Neil Young, argued in court that the articles were a genuine reflection of his client’s beliefs and were published in the public interest.
In tribunale l’avvocato di Bolt, Neil Young, ha sostenuto la tesi che gli articoli riflettessero in maniera autentica le convinzioni del proprio cliente e che fossero stati pubblicati nell’interesse della collettività.

“Everything that’s said, even if it’s expressed colourfully, is rationally related to a thesis that’s a matter of public interest,” Mr Young had said.
“Tutto ciò che è stato detto, anche se è stato espresso in modo colorito, è razionalmente connesso ad una tesi che è una questione di pubblico interesse,” ha riferito il signor Young.

Bolt said his writings were fair and within the provisions of free speech laws.
Bolt ha dichiarato che suoi scritti siano stati corretti e in linea con le previsioni legislative sulla libertà di pensiero.

Ron Merkel, QC, for the complainants, said his clients did not target free speech, stating that while Bolt is free to express his views, he should not have attacked the nine individuals named in the articles.
Ron Merkel, QC (Queen’s Counsel)**, per i querelanti, ha comunicato che i suoi clienti non avessero come obiettivo la libertà di pensiero, asserendo che se da un lato Bolt fosse libero di esprimere le proprie vedute, dall’altro non avrebbe dovuto attaccare i nove cittadini citati negli articoli.

Justice Bromberg told the court Bolt’s articles would have offended a reasonable member of the Aboriginal community, adding that the articles were factually incorrect and not written with good faith.
Il giudice Bromberg ha riferito alla corte che gli articoli di Bolt avrebbero offeso un qualunque membro della comunità aborigena dotato di buon senso, aggiungendo che gli articoli fossero stati non corretti nel riportare i fatti e scritti non in buona fede.

“I am satisfied that each of Mr Bolt and the Herald & Weekly Times engaged in conduct which contravened section 18c of the Racial Discrimination Act.”
“Ho adeguati elementi per sostenere che sia il signor Bolt che l’Herald & Weekly Times abbiano preso parte ad una condotta che ha violato l’articolo 8 c della legge sulla discriminazione razziale.”

Bolt described the verdict as “a terrible day for free speech in this country,” adding “It is particularly a restriction on the freedom of all Australians to discuss multiculturalism and how people identify themselves,”
Bolt ha descitto il verdetto come “un giorno terribile per la libertà di parola in questo paese”, aggiungendo che “E’ in modo particolare una restrizione della libertà di parola per tutti gli australiani per quanto attiene la discussione sul multiculturalismo e sul modo in cui la gente si identifica,…”

Ms Eatock, a prominent activist and the chief plaintiff, said she was not confident of receiving an apology from Mr Bolt.
La signora Eatock, un’attivista di primo piano e il querelante chiave, ha commentato che non fosse fiduciosa di ricevere le scuse del signor Bolt.

“I will never get an apology from Mr Bolt. He made that clear giving his evidence earlier in the year,” she said.
“Non otterrò mai le scuse da parte del signor Bolt. E’ stato chiaro in questo senso quando ha rilasciato la sua deposizione all’inizio dell’anno”, ha osservato.

“But we will, I hope, get some sort of acknowledgment through the press that what he wrote was just unacceptable, totally unacceptable. He set out to offend from the word go and in fact he acknowledged that in his evidence.”
“Ma avremo – lo spero – un riconoscimento da parte degli organi di stampa che ciò che ha scritto fosse proprio inaccettabile, totalmente inaccettabile.E’ partito con l’intento di offendere sin dall’inizio e infatti lo ha ammesso nel corso della sua deposizione”.

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* Trattasi di una sfera di diritti di proprietà nei confronti della terra riconosciuti alle comunità indigene da parte del diritto australiano.
** Un avvocato che può rappresentare la Corona