SCOPRIAMO INSIEME LE POTENZIALITÀ E
LE RISORSE DEL MED,
UN NUOVISSIMO DIZIONARIO PER ADVANCED STUDENTS
Articolo di Federica Pellegrino,
pubblicato su English4Life n. 4
♥ WITH
A VERY BIG THANK
YOU FROM
THE ENGLISH GRATIS TEAM!
Introduzione
“When
I was about 12, I decided to write my own dictionary. I found a loose-leaf
binder and patiently wrote dictionary entries on obscure words, which I
stored in the binder. (...) You might imagine from this that I was
showing a precocius interest in dictionary-making and an early aptitude for
lexicography. (...) Indeed almost every strategy I adopted for the
creation of that dictionary was the wrong one for the job”.
(Quando avevo 12 anni, decisi di
scrivere il mio dizionario personale. Trovai un classificatore a fogli
mobili e pazientemente scrissi le voci di dizionario di parole oscure, che
raccolsi nel classificatore. Potreste immaginare da questo che stavo
mostrando un precoce interesse per la creazione di dizionari e una precoce
attitudine per la lessicografia. Invece quasi ogni strategia che stavo
adottando per la creazione di quel dizionario era sbagliata per quel tipo di
lavoro).
Chi parla è Michael Hoey,
professore di lingua inglese e direttore della Applied English Language
Studies Unit dell’Università di Liverpool e coordinatore del
Macmillan English Dictionary - for Advanced Learners che vi proponiamo
oggi.
Il suo precoce approccio con la
lessicografia ha qualcosa di prodigioso e fu il primo segno di un amore
spassionato per la linguistica, che lo condusse poi a traguardi di successo.
Nonostante ciò, Hoey-professore
commenta severamente il modus operandi di Hoey-ragazzo: nel suo
giovanile dizionario, infatti, avevano diritto di cittadinanza quasi
esclusivamente quei termini rari e oscuri che egli incontrava nelle fonti
letterarie e che descriveva ricorrendo alle definizioni di altri dizionari.
Un limite, questo, che un dizionario non deve avere.
E che questo Macmillan sicuramente
non ha. Vi propongo ora un viaggio tra le sue pagine, alla scoperta delle
caratteristiche che ne fanno, per certi versi, un’opera rivoluzionaria.
Un dizionario facile da consultare
Il Macmillan
English Dictionary
(o MED) è un nuovissimo dizionario
monolingue di inglese che ha visto la luce all’inizio del 2002. Destinato a
studenti di livello avanzato, registra più di 100.000 voci, è ricco di
illustrazioni ed è innovativo tanto nell’impianto teorico e lessicografico
quanto nell’assetto grafico.
Nella selezione delle voci da
inserire, per meglio soddisfare le esigenze di chi studia l’inglese, i
redattori del MED si sono fatti guidare da una semplice, quanto solida,
teoria della comunicazione, che riconosce uno status diverso alle parole in
funzione della loro frequenza d’uso.
Esistono parole – qualche migliaio –
che usiamo quotidianamente e continuamente, sia in produzione che in
comprensione. Ne esistono altre – decine di migliaia – che potremmo
incontrare di rado o, addirittura, che potremmo non usare mai. Di qui deriva
la necessità di riservare alle une e alle altre un trattamento diverso.
Nel MED le parole usate più di
frequente – che sono circa 7.500 e rappresentano il vocabolario di base
della lingua inglese – sono spiegate in paragrafi ampi, che danno una serie
esaustiva di informazioni di carattere semantico, sintattico e pragmatico.
Espedienti grafici d’effetto
permettono al lettore di orientare velocemente la sua ricerca: le parole
appartenenti al vocabolario di base sono stampate in rosso, quindi
facilmente individuabili; sono dotate di un simbolo, da una a tre stelle (frequency
stars), che ne quantifica la frequenza d’uso; infine, quando
hanno diversi significati, tra il lemma e la spiegazione si apre un indice
che riassume i vari sensi e che, con richiami numerici, aiuta il lettore a
trovare rapidamente nel testo ciò che gli serve.
Quanto alle parole meno frequenti,
invece, gli autori hanno intuito che la prima necessità dello studente è
quella di poter disporre di spiegazioni semplici e chiare. Molte di queste
voci, quindi, sono trattate in modo breve e diretto. La chiarezza delle
spiegazioni è assicurata dal fatto che i redattori hanno utilizzato un
lessico limitato a 2.500 parole, tra le più comuni, riportate alla fine del
dizionario nella sezione Defining Vocabulary.
Il dizionario contiene inoltre una
sezione centrale, Language Awareness (consapevolezza linguistica),
che illustra alcuni aspetti dell’uso della lingua (come il lessico
dell’informatica o quello dell’economia, le differenze tra inglese
britannico e americano, il linguaggio parlato e l’espressione
dell’emotività).
L’inglese contemporaneo del Regno
Unito e del mondo
Obiettivo del MED è quello di
riflettere accuratamente l’inglese contemporaneo. Le sue definizioni si
basano sulle informazioni di un corpus di 200 milioni di vocaboli (il
World English Corpus) e gli esempi d’uso delle parole sono tratti,
fra l’altro, dai giornali, dalla televisione, dai manuali settoriali e,
soprattutto, dal parlato.
Il MED è quindi un dizionario
rappresentativo tanto della lingua scritta quanto di quella parlata.
Ma c’è dell’altro. L’inglese non è
più, o non è solo, la lingua di una nazione; è, piuttosto, la lingua che il
mondo ha scelto per comunicare, superando confini geografici e linguistici.
Un dizionario che si proponga di calcare le scene del ventunesimo secolo
deve essere in grado di riflettere questa poliedricità. Deve cioè
considerare allo stesso livello l’inglese britannico e quello americano e
deve, inoltre, dare voce anche all’inglese parlato in altri paesi, come
l’Australia, l’India o l’Africa. Il MED lo fa.
Il Cd Rom
Nella versione da noi recensita il
MED è dotato di un Cd Rom per la consultazione a video, compatibile sia con
i programmi di videoscrittura che con i principali browser per Windows.
Vediamo qualcuna delle sue potenzialità.
Innanzitutto sono possibili due tipi
di ricerca: una rapida (QuickSearch) e una più avanzata (Full
Display). Entrambe lavorano in modo intuitivo, sono cioè in grado di
interpretare eventuali errori di digitazione.
Per esempio, poniamo che abbiate
digitato nel riquadro di ricerca la parola inesistente agu. Il
dizionario non vi lascia a bocca asciutta ma apre una finestra di dialogo,
lo Spellchecker, che vi suggerisce le due alternative più vicine a
quanto avete scritto: ago (fa) e age (età). Inoltre,
cliccando sui due minuscoli altoparlanti posti accanto alla maggior parte
delle parole, è possibile ascoltarne la pronuncia, sia britannica che
americana! Ma c’è di più. In modalità Full Display potete anche
registrare infinite volte la vostra pronuncia, riascoltarla e confrontarla
con quelle standard.
La modalità QuickSearch è
l’ideale quando si sta scrivendo o leggendo un testo al computer perché,
dopo aver digitato nel riquadro di ricerca una parola, si apre una piccola
finestra che ne illustra il significato principale e che rimane attiva nella
parte alta del video.
La modalità Full Display,
invece, apre una finestra ampia e articolata che mette a disposizione
diverse opzioni. La più produttiva è, a mio avviso, la possibilità di
effettuare ricerche incrociate. Le funzioni WordSearch,
TextSearch, SmartSearch e SoundSearch, permettono
infatti di espandere o filtrare la ricerca selezionando specifici criteri
(lessicali, grammaticali, stilistici, fonetici e tanti altri) e verificando
l’uso della parola in testi diversi presenti nel dizionario (come le
definizioni, gli esempi, le note editoriali o l’intero dizionario).
Per esempio, vi serve un elenco di
nomi di frutta, con relative definizioni? Il MED ne conta più di duecento.
Oppure, volete sapere in quante e quali definizioni compare la parola job
(lavoro)? Ce ne sono oltre 1.200.
Se sapete usare i simboli
dell’Alfabeto Fonetico Internazionale, inoltre, il MED vi dà anche la
possibilità di risalire dalla trascrizione fonetica di una parola al modo in
cui è scritta.
La modalità Full Display
fornisce molte informazioni sulle parole: il significato nei suoi vari
sensi, il comportamento sintattico, eventuali sinonimi e modi di dire e gli
errori in cui gli studenti cadono più spesso. E vi dà anche la possibilità
di inserire nuove informazioni. Ogni parola, infatti, è dotata di un
Notebook, un quaderno virtuale in cui potete scrivere le vostre
annotazioni (per esempio, antonimi, frasi celebri, citazioni) che vengono
memorizzate e rese disponibili per le successive consultazioni.
Insomma, il MED è uno strumento
ricco di risorse. “Vedere per credere”, come diceva un vecchio spot
televisivo. Ma è possibile vedere, credere e riflettere prima di acquistare?
Certo. Visitate il sito
www.macmillandictionary.com
, selezionate dal menu di ricerca prima Cd Rom, poi Guided
tour (visita guidata) e partite per un viaggio tra le pagine virtuali
del MED.