Ethelbert del Kent
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Ethelbert (o Æthelbert, o Aethelberht) (c. 552 - 24 febbraio del 616 o 618), regnò sul Kent dal 580 o 590 al 616 o 618. Nella Cronaca anglosassone viene definito Bretwalda. Dopo la sua morte, fu canonizzato.
Figlio di Eormenric, salì sul trono dopo di lui, secondo la Cronaca anglosassone. Gregorio di Tours, stretto conoscente della regina Ingoberg (madre di Berta, moglie di Ethelbert), lo definisce due volte solo "un uomo del Kent", indicando che era solo un re al tempo in cui questo autore scrisse la Storia dei Franchi e quindi che Ethelbert divenne re probabilmente attorno al 590.
La Cronaca ricorda che, ad un certo punto, egli abbia inutilmente cercato di strappare a Ceawlin il dominio del Wessex. La sua condizione fu accresciuta dal matrimonio con Berta, figlia del merovingio Charibert, re dei franchi. Questo sposalizio, infatti, gli procurò un'alleanza con la più grande potenza europea del tempo.
L'influenza di Berta, che aveva portato con sè nel Kent il proprio cappellano Liuhard (o Letard), potrebbe aver condotto all'invito rivolto a Papa san Gregorio Magno di inviare missionari da Roma.
San Augustine giunse sull'isola di Thanet nel 597 ed Ethelbert lo incontrò per la prima volta sotto un albero di quercia, in conformità con le sue credenze, secondo cui in questo modo egli avrebbe dissipato tutta la magia che i cristiani avrebbero potuto tentare.Sebbene una tradizione dice che Augustine abbia battezzato Ethelbert appena pochi giorni il suo arrivo nel Kent, una lettera di Papa Gregorio a Berta suggerisce che ciò non sarebbe avvenuto prima del 601. In ogni caso, furono fondate chiese e convertite migliaia di persone.
Ethelbert creò nel Kent anche il primo codice legislativo anglosassone scritto, che prevedeva la protezione della chiesa e l'istituzione di un complesso sistema di indennità. Questo codice dimostra come il Kent fosse un regno relativamente organizzato e centralizzato.
Ethelbert fu poi canonizzato per il ruolo svolto nella reintroduzione del Cristianesimo in Gran Bretagna. Anche se morì il 24 febbraio del 616, viene di solito celebrato il 25 febbraio, così da non coincidere con la festività di San Matthias (onorato il giorno precedente).