Michael Collins (patriota irlandese)
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Michael Collins (Nome irlandese Micheál Ó Coileáin; 16 ottobre, 1890 – 22 agosto, 1922), fu un leader rivoluzionario irlandese, servì come Ministro delle Finanze nella Repubblica d'Irlanda, come membro della delegazione irlandese durante le trattative per il Trattato Anglo-Irlandese, come Presidente del Governo Provvisorio e come Comandante in capo dell'Esercito irlandese. Fu assassinato il 22 Agosto, durante la Guerra Civile Irlandese. Membri e sostenitori del partito politico Fine Gael in rispetto alla sua memoria.
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Gioventù
Michael Collins nacque a Sam's Cross, vicino a Clonakilty, nella Contea di Cork, in Irlanda nel 1890. Anche se la maggior parte delle sue biografie danno la sua data di nascita come il 16 ottobre, 1890, sulla sua lapide viene data come il 12 ottobre, 1890. La sua famiglia, muintir Uí Choileáin, erano una volta i signori di Uí Chonaill, vicino a Limerick, ma come molta piccola nobiltà irlandese, perse le sue proprietà e fu ridotta al livello di normali contadini. Eppure la loro fattoria di 145 acri (0.9 km²) li fece più ricchi e potenti della maggior parte di contadini irlandesi cattolici dell'Irlande della fine del diciannovesimo secolo. Fu in quella relativamente agiata esistenze contadina che nacque Michael Collins, il terzo figlio e più giovane tra gli otto bambini. Suo padre, pure chiamato Michael Collins, era diventato un membro del movimento Feniano repubblicano da giovane, ma aveva lasciato il movimento e si era stabilito nel fare il contadino. Una delle sorelle di Michael, Helena Collins, divenne suore, Sorella Mary Celestine.
Collins era ricordato come un ragazzo sveglio e precoce, con un temperamento fiero e un nazionalismo spassionato, stimolato da un fabbro locale, James Santry, e più tardi da un preside scolastico, Danis Lyons, un membro della Fratellanza Repubblicana Irlandese (un'organizzazione di cui alla fine Collins sarebbe diventato capo). Collins era alto e amava gli sport, nessuno dei quali afflisse il suo sviluppo mentale. Nel Febbraio 1906 prese esame per il Servizio Civile Britannico in cui elogiò il "grande impero" [1] (una visione comune in Irlanda a quel tempo). Dopo aver lasciato la scuola, il quindicenne Michael, come molti irlandesi, andò all'estero: lavorò nell'Ufficio Postale inglese a Londra dal Luglio 1906. Si unì all'IRB (Irish Repubblicans Brotherhood, la Fratellanza Repubblicana Irlandese) attraverso Sam Maguire, un protestante repubblicano di Cork, nel Novembre 1913. Giocò un ruolo centrale nell'IRB, finendo come suo presidento entro poco più una decade
L'Insurrezione di Pasqua (Easter Rising)
Michael Collins divenne conosciuto per la prima volta durante l'Insurrezione di Pasqua nel 1916. Un organizzatore capace di intelligenza considerabile, era trattato con grande rispetto nell'IRB, al punto che divenne 'consigliere finanziario' del Conte Plunkett, padre di uno degli organizzatori dell'insurrezione, Joseph Mary Plunkett. Quando avvenne la rivolta, combattè a fianco di Patrick Pearse e altri nell'Ufficio Generale delle Poste di Dublino. La rivolta fu (come ci si era aspettato) un disastro militare. Mentre molti celebravano il fatto che l'Insurrezione era in effetti avvenuta, credendo nella teoria del sacrificio di sangue (cioè che le morti dei capi dell'Insurrezione avrebbero ispirato altri), Collins era contrario a quello che percepiva come un ham-twisted amateurism, contro l'occupazione di edifici prominenti come quello del GPO (General Post Office) che erano impossibili da difendere, impossibili da abbandonare e difficili da rifornire. (Durante la Guerra di Indipendenza fece in modo di evitare queste tattiche di "diventare bersagli fissi", facendo operare i suoi soldati come colonne volanti che intrapresero una guerriglia contro gli Inglesi, attaccando all'improvviso e poi ritirandosi altrettanto velocemente, minimizzando le perdite e massimizzandone l'effetto)
Collins, come molti altri partecipanti dell'Insurrezione, fu arrestato e mandato in un campo di internamento in Galles. Lì, come si aspettavano i suoi contemporanei, mostrò le sue doti di leadership. Al suo rilascio, Collins era già diventato una delle figure più prominenti del Sinn Féin dopo-Insurrezione, un piccolo partito nazionalista che il governo inglese e i media irlandesi incolparono a torto dell'Insurrezione, a causa della sua infiltrazione tra i sopravvissuti della rivolta, così da capitalizzare sulla "notorietà" che il movimento innocente aveva guadagnato attraverso gli attacchi inglesi. Ad Ottobre 1917, grazie alle sue doti e la sua abilità, Collins era salito a diventare un membro dell'esecutivo del Sinn Féin e Direttore dell'Organizzazione dei Volontari Irlandesi; Eamon de Valera era presidente di entrambe le organizzazioni.
Il primo Dáil
Come tutti i membri anziani del Sinn Féin, Michael Collins fu nominato per cercare un seggio nell'elezione nel 1918 per eleggere membri del parlamento irlandesi nella Camera dei Comuni Inglese a Londra. E come la stragrande maggioranza (molte senza competizioni), Collins fu eletto, diventando Membro del Parlamento per South Cork. Comunque, a differenze dei loro rivali nel Partito Parlamentare Irlandese, i membri del parlamento del Sinn Féin avevano annunciato che non avrebbero preso i loro posti a Westminster, ma avrebbero invece messo su un parlamento irlandese a Dublino. Il nuovo parlamento, chiamato Dáil Éireann (che significa Assemblea d'Irlanda, vedi Primo Dàil) si riunì nella Mansion House, a Dublino nel 1919. De Valera e membri del parlamento di spicco del Sinn Féin furono arrestati. Collins, come al solito, era stato informato del piano dai suoi collegamenti di spie e aveva avvertito i parlamentari. De Valera, altrettanto tipicamente, aveva detto a tutti di ignorare gli avvertimenti, credendo che se gli arresti fossero avvenuti avrebbero costituito un colpo di propaganda. Scoprì poi che con la direzione arrestata c'erano poche persone rimaste a fare le necessarie "spinte" nei media. In assenza di De Valera, Cathal Brugha fu eletto Príomh Aire (letteralmente primo ministro, ma spesso tradotto come 'Presidente del Dáil Éireann'), e fu poi rimpiazzato da De Valera stesso, aiutato da Collins a scappare dalla prigione di Lincoln, nell'Aprile 1919.
Collins nel 1919 aveva molti ruoli: nell'estate fu eletto presidente dell'IRB, e in Settembre fu fatto Direttore dell'Intelligence dell'Esercito Repubblicano Irlandese, come erano diventati i Volontari (il nome a simbolizzare l'obiettivo dell'organizzazione di diventare l'esercito della Repubblica d'Irlanda ratificato nel Gennaio 1919). La Guerra di Indipendenza Irlandese cominciò effettivamente lo stesso giorno che il Primo Dàil si riunì nel Gennaio 1919, mentre due poliziotti che stavano controllando una consegna di esplosivo furono uccisi da volontari dell'IRA che stavano agendo senza ordini, a Soloheadbeg, nella Contea di Tipperary.
Ministro delle Finanze
Nel 1919, il già occupato Collins ricevette un'altra responsabilità quando de Valera gli assegnò il Aireacht (ministero) come Ministero delle Finanze. Ragionevolmente, nelle circostanze di una guerra brutale, in cui i ministri erano passibili d'arresto o di essere uccisi dal Royal Irish Constabulary, dall'Esercito Inglese, dai Black and Tans o dai membri della Divisione Ausiliaria a un avviso immediato, la maggior parte dei ministeri esistevano solo sulla carta, o come una o due persone al lavoro in una stanza di una casa privata. Non con Collins, invece, che mise in piedi un Ministero delle Finanze capace di organizzare un grande legame di finanziamenti nella forma di un Prestito Nazionale per fondare la nuova Repubblica Irlandese. Così grande era la reputazione di Collins che perfino Lenin udì dello spettacolare prestito nazionale di Collins, e mandò un rappresentante a Dublino per prendere in prestito del capitale dalla Repubblica Irlandese per fondare la Repubblica Russa, offrendo dei Gioielli della Corona Russa in cambio. (I gioielli rimasero in una cassaforte di Dublino, dimenticati da tutti, fino agli anni '30, quando furono ritrovati per caso).
In retrospettiva, la scala del carico lavorativo di Collins e i suoi successi sono impressionanti. Dal creare una speciale squadra di assassinio chiamata I Dodici Apostoli per uccidere gli agenti e gli assassini inglesi all'organizzare un "Prestito Nazionale" famoso internazionalmente; organizzò un'operazione di furto di armi; dal dirigere l'IRA al gestire effettivamente il governo mentre De Valera viaggiava e restava negli Stati Uniti per un periodo di tempo piuttosto esteso; Collins diventò quasi una rivoluzione da solo. Nel 1920, quando aveva trent'anni, il governo inglese offrì una taglia di 10'000 sterline (una grande somma per gli anni '20) per informazioni che potessero portare alla cattura o morte di Michael Collins.
Tra i leader nazionali, si fece nemici con due persone in particolare: Cathal Brugha, l'onesto ma mediocre Ministro della Difesa che fu completamente oscurato dal suo collega di gabinetto per decisioni militari a dispetto del fatto che Collins era solo nominato Ministro delle Finanze con Brugha nella Difesa che si supponeva dovesse fare il ruolo più forte, e Eamon de Valera, il Presidente del Dàil Éireann. De Valera risentiva molto del suo collega più giovane, e questo risentimento aumentò ancora quando la reputazione di Collins raggiunse nuove altezze mentre lui, contro il consiglio di Collins, passava un anno alla ricerca infruttuosa del riconoscimento americano della Repubblica d'Irlanda. La loro rivalità fu anche rappresentata nei loro nomignoli: lo straordinariamente alto de Valera si guadagnò il soprannome di 'Long Fellow' (compagno alto), mentre con la rabbia di de Valera all'estero, Collins vinse il soprannome di 'Big Fellow' (grande compagno) dai suoi colleghi.
In seguito ad una tregua, furono fatti accordi per un'incontro tra il Governo Inglese e i leader della ancora non riconosciuta Repubblica Irlandese (a parte l'Unione Sovietica, che aveva bisogno di fondi e quindi diede il riconoscimento diplomatico della Repubblica Irlandese, neanche uno stato l'aveva ancora fatto, nonostante l'incitamento sostenuto a Washington da De Valera e dagli Irlandesi-Americani, così come alla Conferenza di pace di Versailles da Sean T. O'Kelly). Con una mossa che stupì gli osservatori, de Valera -- che si era fatto aumentare il suo ufficio dal Dàil nell'Agosto 1921 da primo ministro a Presidente della Repubblica per farlo equivalente a Giorgio V nelle negoziazioni -- poi annunciò che dato che il Re non avrebbe preso parte alle negoziazioni non lo avrebbe fatto neanche il Presidente della Repubblica. Invece, con l'accordo riluttante del suo gabinetto, de Valera nominò una squadra di 'plenipotentiaries' (delegati con il potere di firmare un trattato senza cercare l'approvazione del governo in patria) guidati da Arthur Griffith e Michael Collins come suo deputato. Con pesanti dubbi, credendo che de Valera dovesse guidare la delegazione, Collins accettò di andare a Londra.
Il Trattato
Le negoziazioni risultarono alla fine nel Trattato Anglo-Irlandese, che provvise per un nuovo stato irlandese, chiamato "Stato Libero d'Irlanda" (una traduzione letterale dal termine della lingua irlandese Saorstát Éireann, che appariva sulla facciata della lettera che aveva usato de Valera, anche se de Valera lo aveva tradotto meno letteralmente come Repubblica d'Irlanda). Provvedeva ad un possibile stato completamente libero d'Irlanda, dando il diritto a una regione di sei contee nel nordest di poter uscire dallo Stato Libero (cosa che fece immediatamente). Se questo avvenisse, una Commissione di Confini doveva essere stabilita per ridisegnare il confine irlandese; Collins si aspettò che riducesse la superficie del Nord Irlanda per renderlo inviolabile economicamente, rendendo così possibile l'unità, dato che la maggior parte della popolazione unionista era concentrata in un'area relativamente piccola nell'Ulster orientale.
Il nuovo Stato Libero d'Irlanda doveva essere un Dominio, con un parlamento bicamerale, autorità esecutiva rappresentata dal re ma esercitata da un governo irlandese eletto da una camera bassa chiamata Dáil Éireann (questa volta tradotta come Camera dei Deputati), un sistema giuridico indipendente, e una forma di indipendenza che eccedeva di molto qualunque cosa richiesta da Charles Stewart Parnell o dal Partito Parlamentare Irlandese. I puristi repubblicani lo videro come una svendita, con la repubblica rimpiazzata da uno stato di dominio dell'Impero Britannico, e un Giuramento di Fedeltà fatto (fu poi reclamato) direttamente al Re. (In verità il verbale mostra che il giuramento fu fatto allo Stato Libero d'Irlanda, con un giuramento aggiuntivo di fedeltà al re come parte della stesura del Trattato, non uniteralmente al re. Vedi Giuramento di Fedeltà (Irlanda)).
Sinn Féin si divise sul trattato, con de Valera che si unì a chi si schierava contro il trattato, per opporsi alla 'svendita'. I suoi nemici lo accusarono di sapere che la corona avrebbe dovuto apparire in qualsiasi forma di trattato accettabile. I suoi più strenui oppositori accusarono perfino "Dev" di "chickening out" (scappare come un pollo) dalla guida della delegazione, sapendo che una repubblica non poteva risultare possibile da negoziazioni a breve termine. De Valera negò le accuse, anche se molti storici accettano l'unione come spiegazione della sua assenza. Collins ribattè che se il trattato non dava la libertà per cui gli irlandesi avevano combattuto ed erano morti, dava "la libertà di avere la libertà". De Valera gli avrebbe dovuto dar ragione.
La Triplice Approvazione
Secondo i termini del trattato, tre separati parlamenti dovevano approvare il documento. Il parlamento britannico lo fece. E così fece il Dáil Éireann, anche se la sua approvazione era richiesta per ragioni più politiche che non legali: Dáil Éireann, anche se non aveva uno stato nella legge internazionale e non era accettato come parlamento d'Irlanda dalla comunità internazionale (dato che era vista dagli inglesi come un'assemblea illegale), ebbe comunque una posizione cruciale de-facto come opinione. In più il trattato richiedeva l'approvazione di un terzo corpo politico, la Camera dei Comuni dell'Irlanda del Sud, che costituiva il parlamento "legale" delle ventisei contee dello stato chiamato Sud d'Irlanda creato sotto l'Atto del Governo d'Irlanda 1920 (dei suoi 128 membri, 124, essendo stati eletti, avevano formato il Secondo Dáil nel 1921, il gruppo che aveva approvato il nuovo Trattato nel Dicembre 1921). Anche se pochi irlandesi lo riconoscevano come un valido parlamento, come parlamento legale doveva dare anche la sua approvazione, cosa che fece a stragrande maggioranza (i membri contro il trattato si assentarono, lasciando solo membri pro-trattato — e i quattro unionisti eletti che non avevano mai presieduto nel Dáil Éireann — a partecipare alla sua riunione nel Gennaio 1922).
Il Governo Provvisorio
Sotto la Costituzione del Dáil adottata nel 1919, il Dáil Éireann continuò ad esistere. De Valera si dimise dalla presidenza e cercò la ri-elezione (in un tentativo di distruggere il Trattato recentemente approvato), ma Arthur Griffith lo sconfisse nel voto ed assunse la presidenza. (Griffith si proclamò Presidente del Dáil Éireann piuttosto che il termine più esaltato di de Valera Presidente della Repubblica.) Comunque questo governo o Aireacht non aveva stato legale nella legge costituzionale britannica, quindi emerse un nuovo governo co-esistente, che rispondeva al nome di Camera dei Comuni dell'Irlanda del Sud. Il nuovo Governo Provvisorio formato sotto Michael Collins, che diventò Presidente del Governo Provvisorio (vale a dire Primo Ministro). Rimase anche come Ministro delle Finanze per l'amministrazione repubblicana di Griffith. Un esempio delle complessità coinvolte può essere visto dalla maniera della sua installazione. Nella teoria legale britannica era un primo ministro nominato dalla Corona, installato sotto la Prerogativa Reale. Per essere installato in tal modo, doveva incontrare formalmente il Lord Luogotenente di Irlanda, Visconte Fitzalan (il capo della amministrazione inglese in Inghilterra). Secondo la visione repubblicana, Collins incontrò Fitzalan per accettare la resa del Castello di Dublino, il centro del governo britannico in Irlanda. La teoria costituzionale inglese legava il fatto del loro incontro al "bacio delle mani" (il nome formale per l'installazione di un primo ministro della Corona), più che alla firma di un qualsiasi documento che lo installasse in ufficio. Si dice che Collins fosse in ritardo alla cerimonia di sette minuti e che Fitzalan glielo rinfacciò. Collins rispose "Voi avete aspettato sette minuti ma noi abbiamo dovuto aspettare settecento anni!".
Gli oppositori del trattato, avendo rifiutato il Trattato nel Dáil, si ritirarono dall'assemblea e, avendo formato un "governo repubblicano" di opposizione sotto Eamon de Valera, cominciò una campagna che portò alla Guerra Civile Irlandese. Per metà del 1922, Collins si dimise effettivamente dalle sue responsibilità come Presidente del Governo Provvisorio per diventare Comandante in Capo dell'Esercito Nazionale, un esercito formale che si era formato dai resti della Vecchia IRA. Come parte dei suoi doveri, viaggiò nella sua Cork nativa. Sulla via di ritorno nella Contea di Cork il 22 agosto, 1922, a Béal na mBláth (in irlandese, "la Bocca di Fiori"), fu ucciso in un'imboscata che durò 45 minuti, probabilmente da una pallottola di rimbalzo. Collins aveva ordinato al suo convoglio di fermarsi e rispondere al fuoco, invece di scegliere l'opzione più sicura di continuare a guidare. Aveva 31 anni.
L'eredità di Collins
Michael Collins è rimasto impresso nella storia irlandese come uno dei grandi "cosa avrebbe potuto essere". Un uomo di intelligenza straordinaria, una passione incredibile ma più che altro con un ammontare di lavoro monumentale, la sua morte fu un disastro per il nascente stato irlandese. La sua perdita fu resa ancora più tragica dalla morte del Presidente Griffith solo 10 giorni prima dovuta al troppo stress. In una delle ultime apparizioni in un pubblico di Collins stava marciando dietro al corpo del suo amico e collega di gabinetto. Dopo una settimana, Collins si unì a Griffith nel Cimitero di Glasnevin a Dublino.
Ma che colpirono più di tutto furono le sue parole profetiche nel giorno in cui il trattato fu firmato. Quando Lord Birkenhead, sapendo di quanto il Trattato sarebbe stato impopolare in Inghilterra, commentò che probabilmente stava firmando la sua condanna a morte politica, Michael Collins disse "Io potrei aver firmato la mia effettiva condanna a morte."
Considerando che i suoi colleghi, Eamon de Valera, W.T. Cosgrave, Richard Mulcahy o Eoin O'Duffy furono giudicati su come maneggiarono il difficile compito di costruire uno stato, Collins con la sua morte precoce è semplicemente ricordato come un giovane uomo radicale che non affrontò nessuno dei problemi che si susseguirono in tempo di pace. Se la gente si ricorda de Valera come un vecchio cieco in semi pensione alla presidenza irlandese negli anni '60 e inizio '70, Cosgrave come il primo ministro che doveva equilibrare il bilancio finanziario dopo il crollo della Borsa di Wall Street, Mulcahy come l'uomo che autorizzò esecuzioni durante la Guerra Civile, O'Duffy come il poliziotto diventato politico che cadde nel fascismo, Collins rimane nella memoria di tutti come il giovane uomo, a malapena trentenne, che consegnò una repubblica, poi un trattato, che ispirò una generazione, e che morì prima del tempo mentre il suo paese stava sulla soglia dell'indipendenza.
Controversia sull'orientamento sessuale
Come con altre figure chiave nella rivoluzione irlandese Roger Casement, Eoin O'Duffy e Padraig Pearse, sono esistite per molto tempo voci sull'orientamento sessuale di Collins. La famosa tendenza di Collins a toccare sempre fisicamente gli uomini vicino a lui era molto commentata nel corso della sua vita. Alcuni suggerirono che fosse puramente platonico di natura; macho horseplay tra uomini in stressanti situazioni rivoluzionarie dove potevano in ogni momento dover affrontare la morte o la tortura. A Collins piaceva in particolare fare la lotta con i suoi uomini, spesso prendendoli fuori guardia. Spesso la lotta portava a lui che mordeva le loro orecchie, "un pezzo d'orecchio" era una frase spesso associata a Collins.
Altri comunque hanno suggerito un aspetto sessuale dell'horseplay. Le voci e interpretazioni rivali furono riflesse nella controversia sulla produzione di un film su Collins (vedi sotto). Lo script originale per un film chiamato Mick, dello scrittore e storico Eoghan Harris suggeriva senza ambiguità che Collins era bisessuale, e si basava, stando ad Harris, ad informazioni ricevute da persone che aveva conosciuto nei suoi tempi più giovani e che avevano anche conosciuto Collins. (Harris, come Collins, viene da Cork, ma è ben conosciuto per la sua opposizione al repubblicanismo irlandese militante). Comunque lo script di Neil Jordan usato per il suo film, anche se menzionava il contatto fisico in cui cadeva spesso Collins, lo vedeva come un semplice ed eterosessuale macho horseplay. Lo script di Jordan fece un numero di adattamenti controversi inaccurati ai fatti per la storia, in parte per appagare l'audience statunitense che si credeva non avrebbe capito, o apprezzato, la piena politica e complessità della storia. Critici dello script di Jordan affermano che è stata rimossa ogni menzione legata alla bisessualità di Collins perché avrebbe offeso i molti Cattolici Irlandesi Americani che reagirono con rabbia quando furono fatti proclami sull'orientamento di Pearse, vedendo le affermazioni sull'omosessualità di Pearse come una 'macchia' sul suo personaggio.
Tim Pat Coogan, l'autore di una delle biografie più complete di Collins, ha rifiutato con enfasi ogni affermazione che dice che Collins non fosse altro che eterosessuale. Non esiste documentazione conosciuta che provi la teorica bisessualità di Collins.
Il film Michael Collins
Nel 1996 Michael Collins diventò il protagonista di un film semi-romanzato chiamato Michael Collins con Liam Neeson che interpretava il suo ruolo, e Julia Roberts la fidanzata, e diretto da Neil Jordan. Anche se il film fu applaudito per aver portato la storia di Michael Collins a un ampio pubblico internazionale, alcuni storici lo criticarono per prendersi delle libertà con i fatti, non per ultimo il suggerimento che Éamon de Valera fosse direttamente responsabile per la morte di Collins. Gli assassini facevano parte della fazione anti-trattato di de Valera, ma il suggerimento del film che stessero agendo sotto la sua direzione sembra poco più che un'invenzione melodrammatica. Lo stesso assassinio è una questione controversa con più speculazioni che fatti. Teorie lo legano a forze Irregolari, soldati britannici, de Valera e molti altri. Queste controversie sono state esplorate in un episodio del documentario The South Bank Show che è stato poi incluso come un extra nella versione DVD del film.